Maggio
2008 .. "la spinta con
Cascini" : era appena
scattata la trappola
della Cecchignola per
Paolo Ferraro
monitorata
personalmente la honey trap
laziale da
Palamara il 4 gennaio
2008 ...
Ma
"svelata e fallita nel novembre
2008 la
operazione militar
coperta
'Mission
impossible Paolo
Ferraro' sarebbe stata
poi violentemente
aperta la intera
macchinazione. "
*** leggi bene
oltre ***
VIDEO ALLEGATO A QUESTA
MAIL con
audio
"Maggio 2008
Palamara&Cascini" 52
secondi da ascoltare
attentamente ...
IL
venusiano vesuviano e
tutti gli altri
Giuseppe
Cascini, il membro del CSM
eletto automaticamente per
accordo “consociativo” tra
AREA-MD, MI e UNICOST, Il
venusiano vesuviano di ricca
ascendenza mercantile
(pronipote di Achille Lauro)
e per parte di madre di
etnia infangata per le sue
oscure e segrete propensioni
nei fatti sioniste che lo
affiliano come primo
esponente ad una buona parte
della cordata
romana "Papè Aleppe" in
quota centrale già incistata
nel gruppo specializzato
"reati contro l'economia"
della Procura di Roma, nelle
ultime importanti vicende
che stanno travolgendo
magistratura e CSM ha
scimmiottato Paolo Ferraro,
facendo "lui" pubblicamente
un parallelo con le vicende
P2 degli anni ottanta.
Eppure dal
2012 era Paolo Ferraro che
aveva iniziato ad analizzare
e scoperto se non il tutto
una buona parte poi
estendendo la visuale, ma
ben altra analisi e aderenza
al reale .. (per quanto mi
riguarda il termine "nuova
P2" era ed è inadeguato)
N.B:
L'articolo e commento
del 2012 è
dell'autore del
sito , giornalista
professionale ,che venne a
scoprire sulla fine degli
anni ottanta ciò che lo ha
costretto a passare in
clandestinità .
Viene da
un altro pianeta (altra
casta) Giuseppe Cascini e
crede di poter imbambolare
tutti e di sfangarla così,
sempre ..come da
"protocollo" savio che
insegna la mutagenesi ed il
polimorfismo infiltrandosi
anche tramite terzi apporti,
per acquisire e mantenere il
controllo e potere, fine
ultimo della cordata, ma
foriero della eliminazione
anche “illegale” degli
avversi e “fuori” della
eliminazione di”testimoni”
funzionale alla scalata
supportata da componenti di
apparati altri collegati.
Peccato
che Cascini letteralmente
"fece proprio" nel marzo
2011 l’intrigo sotterraneo
nella vicenda Paolo
Ferraro sfociata nella
grandediscovery
rivendicando a copertura
il tutto :”tutto ciò che
fa Stefano Pesci è fatto
da me“, dopo esser stato
da me sollecitato “ma che
state combinando ?!” .. e
tutto il resto ce lo
vogliamo mettere che vede
tutta la cordata
incastrata a Perugia già
incastrata nella
grandediscovery ?! E il “
ride ben che ride
l’ultimo” da lui
pronunciato al cellulare
da me chiamato l’11
ottobre del 2012 non ce lo
vogliamo mettere?! E le
riunioni nella stanza di
Pesci con Palamara .. da
me testimoniate per
diretta visione nel 2010 e
l'averne visto i rapporti
stretti quando Palamara
oscillava tra MD e UNICOST
prima di paracadutarsi lì
in concordato accordo, ce
li vogliamo mettere o no
?!
1. Cosa
sta emergendo
Ma cosa
sta esattamente emergendo
dalle indagini di Perugia
sulla procura di Roma e
politici e reto a venire e
che ruolo ha/ha avuto la
grandediscovery che ha
raggiunto sistematicamente e
con prove dirette tutte le
sacche di legalità delle
istituzioni ?! E
l'intervento delle sacche di
legalità delle istituzioni
sta scatenando uno scontro
di potere nella cordata già
trasversale che dava assalto
al CSM ed alla giurisdizione
?!
N.B:
Quasi tutti i nominati
oggi nella stampa sono
“nominati” a fronte di
prove ed analisi nella
grandediscovery, e gli
articoli allegati
risalenti al 2012 e
successivi ne sono la
prova.
Dunque,
mentre il popolo della rete
(terminologia altrui e
ridicola) si trastullava in
osservazioni sul Monarch o
sul caso individuale (mio) e
non mancava negli anni
passati chi negava
“sputtanandosi”, è la
magistratura italiana che
sta scoperchiando l’intero
intrigo ed attentato alla
giurisdizione, che emerge
negli esatti termini in cui
è stato analizzato,
descritto e provato per otto
anni di lavoro da chi vi
scrive, tranne per ora la
porzione di fatti di cui era
protagonista coperta una
appendice deviata militare
che lavorava in sintonia con
la cordata più deviata dei
romani magistrati in
Procura, grazie agli ormai
noti collegamenti di Stefano
Pesci&soci. Peccato, per
ora: lì la radice più
profonda di una inedita
scalata “eversiva” ai gangli
della magistratura.
*** E, “chicca”
per la
grandediscovery,
Palamara era comparso
nella prima fase
operativa 2006 2008
per strutturare la
mission impossible …. quale longa manus di Pesci=Cascini. Palamara,
proprio lui, che
nell’estate 2006 e poi
il 3 gennaio 2008 ,
mai incontrato e
frequentato prima e
mai più visto,
rispettivamente
“compariva”
“casualmente”
in piazza Campo
dei Fiori
dove ero al bar
con amico e poi nella
piazzetta di ghiaccio
allestita per il
pattinaggio in Roma
nella zona
dell’AUDITORIUM.
Indovinate con chi
stava lì Paolo Ferraro
?! Con le sue due
piccole adorate figlie
e con la Sabrina della
Cecchignola, messagli
nel frattempo sotto da
Roberto Amorosi (il video DOSSIER
PARTE SECONDA
CONTESTUALIZZAZIONE,
va ascoltato e
visionato. ne vale la
pena), IL
controllo/testimonianza sulla efficienza attiva
della “honey trap”
trappola emerge
evidente .. ma
allora a dirla tutta
consideravo Palamara
esattamente come lo ha
considerato
pubblicamente
Francesco Cossiga nel
2008, con la
differenza che Cossiga
sapeva bene cosa si
celasse dietro la
faccia di Palamara,
ragionevolmente. Io
no, nel 2007-2008. E
Cossiga avrebbe fatto
bene ad alludere
almeno un pò più
esplicitamente a quel
che si celava, ma
avrebbe toccato i
piani più bassi del
cemento di potere e
lui non poteva.
Nulla
sapevo dei. suoi variegati
rapporti con il "mondo del
calcio" ma un caso
ha voluto che
venissi a sapere nel 2008
della "passione"
"sportiva" per la Lazio da
parte della Sabrina della
Cecchignola .....
2.
Ripartiamo con ordine
illustrando cosa sia
emerso e cosa stia
accadendo sotto un
profilo istituzionale.
(la
spiegazione che segue è
semplificata per i non
giuristi).
La
giurisdizione in quanto
interpretazione sistematica
del diritto ed applicazione
concreta, previo corretto
vaglio dei fatti,
costituisce il cuore dello
Stato. Essa presuppone la
attribuzione a funzionari
particolarmente selezionati
e qualificati, a ciascuno
giudice monocratico o
collegiale, dello jus dicere
e della potestà punitiva, e
con la variante a gerarchia
attenuata ma rinforzatasi
nei fatti, a ciascun
pubblico ministero della
potestà investigativa e di
rinvio a giudizio (i
giuristi dicono, meglio,
dell’esercizio della azione
penale e delle funzioni
inquirenti e requirenti).
Di
qui la
istituzionale od eversiva esigenza
di selezionare i capi delle
Procure e degli uffici
giudiziari, organizzare il
controllo degli snodi
giudiziari posizionando
giudici affidabili e, se
necessario, intervenire ex
post sui singoli giudici.
Non va dimenticato che i
giudici per necessaria
garanzia costituzionale sono
inamovibili e la
assegnazione di incarichi e
ruoli a domanda insieme al
principio di rotazione la
fanno alla grande nel mondo
giudiziario.
Dalla
bivalenza ed eterogenesi dei
fini la relativa abilità
nell’inganno: in fondo ci si
muove avendo a riferimento
le stesse esigenze, cambiano
il fine legale od illegale
ed i metodi. E la esclusiva
lettura “politico-partitica”
o “correntizia” del tutto è
a sua volta mero mangime per
il pollaio, che le logiche e
le forze sottese sono ben
più amplie.
Il nostro
sistema costituzionale
comunque ha accentuato il
ruolo di garanzia del
riparto tra diversi gradi e
dei rimedi impugnatori vari,
e il dato pluralista e di
verifica ne è connotato
essenziale.
Ma anche
le norme che disciplinano la
competenza funzionale, cioè
sottraggono la competenza
ordinaria al giudice del
fatto quando una delle parti
sia magistrato,
attribuendola al giudice del
capoluogo del circondario
limitrofo secondo distanza
chilometrica, hanno un peso
di garanzia globale del
sistema molto più rilevante
di quando oltre ottanta anni
fa si pensava ragionando in
termini di interessi e
conoscenze individuali tali
da alterare la terzietà pura
della giurisdizione locale
cui appartiene il magistrato
“interessato”.
Proprio
la dialettica incrociata
dei controlli legali e
le risorse fondamentali
del nostro sistema
giuridico e
costituzionale.sono oggi
venute in gioco,
legittimando nuovamente
diritto e Stato. Ma si
parla solo di
“delegittimazione”.
Il
concetto di “sacche di
legalità” quale neologismo
da me coniato attiene alla
circostanza ulteriore che
qualsiasi modello di
progressivo controllo ed
infiltrazione nel nostro
sistema giudiziario,
circolari e periodiche le
nomine, si traduce in un
risiko complicato a tal
punto che ... nel biennio
2018-2019 la Procura di
Perugia è sfuggita alla
sorte di circondario
“controllato dalla cordata
eversiva”.
Ciò non
accadde ad esempio nel 2011
quando a Procuratore di
Perugia vi era il dott.
Fumu, che si rivelò in
“perfetta sintonia” con la
cordata in ascesa nella
magistratura romana sin
altri scritti abbiamo
decritto il tutto a partire
dall’incontro tra Fumu e
Giancarlo Capaldo l’11 marzo
del 2011. Ciò chiarito
insieme alla circostanza che
otto anni di grandediscovery
e cioè di prove ed analisi
hanno miratamente formato e
informato, contando
fermamente sui naturali
anticorpi nel nostro
sistema, ora è il momento di
riflettere sulla portata
reale di ciò che sta
accadendo ed è emerso
sinora.
Il
golpe sub-istituzionale
strisciante emerso (quale
fuoriesce dalla stessa
sub-informazione
generalista)
Se
Palamara e chi sta dietro o
subito sopra, Ferri e
cordata discorrendo,
avessero incontrato l’intero
Parlamento in tema di nomine
e dossieraggi e quant’altro
(trasferimenti ed
eliminazione di magistrati
non affidabili) avrebbero
fatto una cosa rischiosa
(945 persone troppo
variegate) ma gravissima, in
violazione del sistema
costituzionale che prevede
una partecipazione ridotta e
selezionata di membri eletti
dal Parlamento al governo
della magistratura
realizzato attraverso
l’organo di autogoverno CSM.
Per tale ragione il CSM,
pensato dal costituente per
assicurare autonomia
indipendenza ed efficienza
del potere giudiziario. è
composto per due terzi da
magistrati di merito e
legittimità eletti nella
magistratura più, quali
membri di diritto pro
tempore, il Presidente della
Cassazione ed il procuratore
Generale della Cassazione in
carica e presieduto dal
Presidente della Repubblica.
Gli eventi
perugini svelano la
importanza del mantenere
indipendente la magistratura
e qualsiasi balzana idea di
maggior controllo politico
si muove nella direzione
avversata dal costituente
(la medicina, peggior del
male). Oggi è il trionfo
della idea costituente, ma
la stampa ufficiale non lo
dice. Qualche commentatore
la butta seccamente sul mero
“scontro di potere” il che,
non dicendo quali poteri
quali dinamiche e quali
soggetti, equivale a
lavarsene le mani, mediante
una dietrologia
qualunquista. Ma persino
Pasquino resuscitato sarebbe
più attento e concreto,
oggi.
Il
controllo della
magistratura, già tentato
organicamente ai tempi della
originaria P2, oggi emerso
in termini di strategie
percorse assai più complesse
ed allarmanti, è ben altro
che “il cordatismo” interno
e nulla c’entra con
l’associazionismo ideale: è
frutto di strategie di
occupazione di gangli
fondamentali in funzione di
esigenze che vanno ben oltre
il carrierismo puto, che pur
esiste come substrato
utilizzabile. Quel che viene
accertandosi nasce anche da
fuori e mira a piegare lo
snodo del potere
giudiziario, per esigenze
varie ma comunque per la
esigenza di piegare e
controllare il più possibile
la indomita indipendenza
della magistratura nostrana,
che da nuova prova di sé
oggi, come ho auspicato con
molteplici appelli da otto
anni, pubblicamente.
Bene. I
nostri magistrati
eversivi hanno
incontrato non il Parlamento
ma soggetto/i politici non
certo muniti di procura
parlamentare o di partito,
cooptati si direbbe, ma
espressivi già solo perciò
di un cemento di potere
segreto. Non a caso la
segretezza degli incontri e
non a caso la difficoltà
storica di far emergere
questo coperto cemento
trasversale di potere
nascosto (altri lo
chiamavano “occulto” o lo
chiamavano”forte”).
Ma si sa,
le indagini su associazioni
eversive a delinquere,
vieppiù qualora si avvalgano
anche di metodi di stampo
mafioso, non sono così
facili specie
e vadano allargate a
centri di potere
estremamente solidi e
pericolosi.
Va infine
detto senza infingimenti,
che ex ante appare evidente
l’interesse sovranazionale e
segnatamente di alcune
essenziali componenti
militari e segrete
statunitensi ed anglosassoni
ad una vicenda di
progressiva infiltrazione e
controllo, oltre le banali
esigenze della amplia
componente corrotta nella
politica nostrana e in quota
ormai di pubblico. dominio,
della magistratura. Ma la
corruzione economica (o dei
favori anche sessuali) è
strumento, e una sola delle
componenti del fenomeno, e
anche in questo caso conta
chi corrompe come e per
quali fini generali o
particolari.
Semmai ce
ne fosse bisogno oggi (ex
post rispetto alla fase di
avvio delle indagini
perugine che stanno
scuotendo lo Stato piuttosto
che i soli magistrati ed il
CSM, dopo otto anni di
grandediscovery a suo modo
“preparatoria”), le
ascendenze ed appartenenze
di profumo transoceanico
di Cosimo
Ferri figlio del
più noto parlamentare del
PSDI, e le radical sionista
dello, strettamente
collegato a Ferri, Giuseppe
Corasaniti (oggi
a capo del dipartimento del
MG con un ministro “five
stars”) e l’espandersi delle
cordata verso i lidi ex
migliorasti ben presenti in
AREA-MD ed UNICOST, svelano
fenomenicamente la natura
del cemento trasversale che
va emergendo nelle indagini.
Tutti
già coinvolti in prima
persona nella gestione
antecedente o successiva del
CASO PAOLO FERRARO … e
tutti vagliati con
supporto di prove dirette.
Solo che ce ne è voluta
per far capire che il CASO
era la chiave di volta e
ben altro, di più
generale.
Ma non è
finita: perché sotto ciò
che appare oggi vi è il
ben di ... ulteriore che
abbiamo in quota trattato
con prove dirette per otto
anni interi.
Di qui
il “tentativo” di
smarcarsi di Giuseppe
Cascini e della stessa
cordata più a lui
strettamente connessa, la
“indignazione” di Stefano
Erbani magistrato comunque
in storico certo
collegamento con Cascini e
posizionato nella
organizzazione della
Presidenza della
Repubblica,
Di qui
il cupo silenzio di
Stefano Pesci e di altri.
Di qui
l’ultimo disperato
tentativo del 30 novembre
2018 di eliminare chi vi
scrive, mediante la
ignominiosa iniziativa
volta (incredibili dictu)
a farmi dichiarare
incapace di. Intendere e
volere. Ma Paolo Auriemma
e Giuseppe Corasaniti
presenti dentro e fuori
dell’aula, quel giorno,
erano letteralmente
preoccupati proprio di
quello che in extremis si
ordiva: loro sapevano
delle indagini a Perugia,
io NO.
IL SISTEMA DI PROVE SULLA
INTEGRALE FALSIFICAZIONE
UTILIZZATA PER LA ILLEGALE
DISPENSA PER FANTOMATICA
INETTITUDINE DI PAOLO
FERRARO
Crollano,
tassello per tassello.
Oggi altri
tasselli “giudiziari” minori
in un sistema di contro
potere, che qualcuno
impudicamente tenta di
banalizzare “si era da tempo
fatto così”, si vanno
autoeliminando e dimettendo
e Palamara “parla”.
La
componente esoterico militar
infiltrata attraverso Pesci
nell’epicentro romano si va
sfaidando e mi giunge voce
che il generale Marchetti,
referente primario, anziano,
sarebbe deceduto di recente,
ma non ho conferme, Ma alla
azione sfociata nella
mission impossible contro
Paolo Ferraro, in posizione
di supervisore occasionale
emerge anche proprio
Palamara e ,ad esser
precisi, emergono anche
Roberto Amorosi e Giacinto
Bisogni, magistrato
“pariolino” della MD
migliorista, comparso nella
area di sosta auto-grill
prima della autostrada A1
quando con la Sabrina della
Cecchignola, messami sotto
da Roberto Amorosi, ero in
partenza per recarmi
nell’ottobre 2007 a ricevere
in Toscana premiazione del
MEMORIAL Gian Paolo
Bardelli, lo stesso Bisogni
che già monitorava ai tempi
in cui mi misero sotto
Silvia Canali. Tutto
gestito/monitorato con le
modalità loro, folli, del
“casus” pilotato nella
insipienza del destinatario.
Gli
intrecci che emergono dalle
parallele indagini di
Messina, che estendono il
quadro, confermano che
proprio il basamento
complesso di un cemento di
potere trasversale e di
collusioni e depistaggi e
ben altre attività, viene ad
esser per ora inizialmente
estirpato venendone messo,
comprese le prime radici,
sul palco della informazione
pubblica. La informazione
non ce la fa a depistare e
basta solo interpretare
anche solo i dati resi
pubblici. Di qui, a fronte
della esigenza, il mio
minuscolo presente
contributo.
Non so.
Non so se
tutto verrà ricostruito ed
indagato, ma ricordo a tutti
che nel 2012 mentre stavo
subendo l’attacco
distruttivo ordito, a due
passi dalla mia artefatta
dispensa per fantomatica
inettitudine, resa
criminalmente possibile dal
governo sotterraneo
condiviso dell’organo di
autogoverno della
magistratura, ebbi la forza
o l’intuito di scrivere due
articoli oggi un poco
illuminanti.
In uno
descrivevo, anche
“immaginificamente” il
processo dinamico in atto da
quasi un ventennio, e
descriveo le metodiche di
infiltrazione e controllo
funzionali ad un colpo di
stato silente (Edward
Lurwack), mentre descrivevo
la cordata
romana “Papè
Alèppe” e nell'altro
formulavo sulla scorta d
quello che era accaduto ed
avevo appreso una prima
bozza (“autoironica” ma non
troppo) di contestazione del
reato di associazione
per delinquere. Li
allego i due articoli,
chiedendo venia per la loro
-di allora- relativa
“astrattezza”: chissà che
non vengano utili oggi
concretamente alle sacche di
legalità nelle istituzioni
che danno segno di vitalità
vera. A Perugia, a mio
avviso, servono, come titolo
“ideale” per aprire la
visuale meglio, ammesso ch
ne abbiano bisogno.
E
nell’epoca in cui convergono
le scoperte che legano in un
filo sottile il caso Moro,
le stragi di Roma e. Palermo
, e la ridda di
infiltrazioni e depistaggi
coinvolgendo corpi separati
e la magistratura deviata
stessa (era ora!) , auspico
che un CASO passe-partout
“minore” per la natura pur
gravissima dei fatti, ma
enorme per le attività
disvelate e le chiavi di
volta apprese, già chiaro, e
fornito di tutte le prove,
venga affrontato e risolto
da un nuovo CSM indipendente
o dal Consiglio di Stato ...
magari indipendente.
E’ finita
la mia solitudine
intellettuale, cari
magistrati fedeli al ruolo
ed alla Costituzione: siete
la stragrande maggioranza,
sapete quasi tutto e non vi
possono più imbambolare con
metodiche pettegole e
depistaggi.
Fatemi
scherzare un istante. Non si
merita Paolo Ferraro una
azione di legalità semplice
e lineare dopo otto anni di
grandediscovery irta di
prove dirette e non
chiacchiere, che ha
anticipato eventi e prove,
sul suo scelto ”sacrificio”
personale ?!
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Al
Procuratore di Roma cons.
Giuseppe Pignatone
8
gennaio 2019
OGGETTO.
UN DOSSIER ARTEFATTO
CHE VIAGGIA SOTTO
TRACCIA O PER
MILLANTERIA. Ora
intervengano Stato e
magistratura.
Palamara,
longa manus nel Csm:
tangenti per nomine
e dossieraggi
sui pm “nemici”
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
IN CODA
(TABELLA SUCCESSIVA) TUTTI
I PRINCIPALI VIDEO DI
PROVA DELLA
GRANDEDISCOVERY
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
VIA
POMA La grandediscovery 0
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ù§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
LA
VERSIONE “S2 1000 G. F.
DEL DVD-ISO
“IL
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IL LABIRINTO SENZA PIU’
SEGRETI”
Quattro
Giga e sette di prove
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