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BEN OLTRE UNA STORIA,  UNA INTERA GRANDEDISCOVERY A TRE STADI
CHE IN SEI ANNI E' GIUNTA A COMPIMENTO
 


Enrica Perrucchietti
"La storia di Paolo Ferraro invece e' vera ma e' una di quelle destinate a farvi venire le vertigini. L'unico paragone possibile e' quello con Cathy O' Brien, il cui racconto appare ancora ad anni di distanza dalla pubblicazione di Trance Formation of America e Access denied come un pugno nello stomaco.
Nel caso della O' Brien mancano pero' le prove inconfutabili a sua testimonianza, mentre nel caso del PM romano esistono file audio, video e centinaia di pagine di documenti. Basta avere il coraggio e la pazienza di aprire il vaso di Pandora. Ringraziando la fiducia e la disponibilita' di Ferraro, io l'ho fatto.
"

NOTA. Sette anni fa nessuno immaginava che sarebbe stata portata a termine una campagna informativa e formativa multimediale penetrata in tutte le istituzioni e fondata su sistemi di prove dirette analisi, documenti e contestualizzazioni, culminata con il dvd-iso golden ver. 1000 final " il filo del magistrato ed il labirinto senza piu' segreti".
GLI ARTICOLI DELLA GIORNALISTA dott.sa Enrica PERRUCCHIETTI risalgono all'autunno 2011 e possono esser letti in chiave retrodatata avendo svolto una funzione cognitiva "utile". Ma al contempo possono esser valutati anche come tentativo *   di rinchiudere in una logica personale e privata ed "esoterica" fatti snodi e persone che fanno parte invece di una ben concreta realta' e dinamica di rilevo storico istituzionale e politico (militare) ... ormai integralmente disvelata.

*
(tentativo poi miseramente fallito, e posto in essere su più larga scala  da parte di tutto un certo mondo complottistoide "schierato a copertura" e insieme da un certo zoccolo duro post GLADIO incaricato di operazioni siffatte con tecniche logiche e approcci frutto della elaborazione di intelligence  - di apparati "anche militari e di stampo internazionale").


 

LA VERSIONE 1000 Golden FINALE DEL DVD-ISO “IL FILO DEL MAGISTRATO ED IL LABIRINTO SENZA PIU' SEGRETI” conclusivamente   innovata e  revisionata all 16 ottobre 2018,  ulteriormente  riscritta, implementata e compatibile con tutte le piattaforme informatiche su pc, viene distribuita gratuitamente da https://dedaloeilnonogirone.altervista.org/dvd-iso-1000-2-il-filo-del-magistrato/  utilizzando i links ivi indicati e permanentemente aggiornati

Roma 8 novembre 2016. Il Vaso di Pandora e' ora aperto a livelli non immaginabili prima e definitivi, con la grandediscovery1 e la grandediscovery2 completate, e la grandediscovery3 ormai avviata ....




N.B. Gli articoli che seguono e la breve didascalia in calce sono prevalentemente "descrittivi". Per chi ama l'approfondimeto vero e le prove auspichiamo caldamente la lettura analisi ed ascolti correlati nella piattaforma .. 




Una penna sublime, una conoscenza profonda, uno studio attento ed una giornalista intellettuale di primissimo ordine per un articolo in due parti del novembre  2011, eccezionali (piu' una terza del 2012)
.












"Loro? Chi sono Loro, Raymond?" chiede con angoscia il vecchio giornalista a Raymond Shaw un attimo prima che questi lo uccida, nel film del 1962 The Manchurian Candidate.

Potete chiamarli Loro, o rubando l0espressione piu' prosaica a Webster Tarpley, 'compagnia bella'. Non saprete mai chi sono. Coperti da corporazioni, lobby e governi, di destra e di sinistra, manipolano l'opinione pubblica e condizionano le menti di reclute, politici, malati psichici, giovani donne e bambini per poter avere il controllo sull'agenda mondiale e sulla storia. 


Controllo mentale
In senso piu' stretto per controllo mentale si intenda una metodologia psichiatrica elaborata negli anni '50 e '60 da alcuni programmi sperimentali della CIA (come il noto Progetto MK ULTRA) o inglesi (come il TAVISTOCK) che avevano lo scopo di contrastare la più avanzata ricerca scientifica di Cina, Russia e Corea sul controllo mentale. Da quel che emerge almeno dagli oltre 22 mila documenti statunitensi declassificati e riportati alla luce nel 1977, gli esperimenti facevano ricorso a droghe come LSD, abusi fisici e psichici, radiazioni, elettroshock, e ipnosi. Numerose testimonianze da parte di ex vittime parlano anche di un risvolto "occulto" con abusi sessuali sulle vittime quali stupri e addirittura pedofilia a sfondo satanico per manipolare i bambini. Questo genere di torture non sarebbe pero' finito nei "mitici" anni '70 ma si sarebbe raffinato e continuerebbe ancora oggi seguendo un protocollo specifica.
 

Progetto MONARCH
L'eredita' dell' MK ULTRA sarebbe la programmazione Monarch: una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Come nei programmi di controllo mentale elaborati dalla CIA, psichiatri e ricercatori di neuroscienze avrebbero continuato i progetti degli anni ' 70 elaborando una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all'interno degli schiavi un alter ego che possa essere attivato e programmato dietro semplici comandi. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono oggi utilizzati da varie organizzazioni collegate con l'elite mondiale - in particolare massoneria e Illuminati - in settori come: l'esercito, la schiavitu' sessuale e l'industria dell'intrattenimento che comprende soubrette, escort, etc.
In questo senso il magistrato italiano Paolo Ferraro avrebbe scoperto a sue spese l'esistenza di una setta di carattere occulto legata al Corpo Militare SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta), che coinvolgerebbe alcuni vertici militari, e avente legami con magistratura, psichiatria, politica e, infine, massoneria deviata.
I Loro in questione sarebbero coloro che si nascondono dietro la piramide di silenzio e torture volta ancor oggi a manipolare la mente di reclute, persone scomode, gente comune, pazienti psichiatrici, bambini.

The Manchurian Candidate
Tratto dal romanzo The Manchurian Candidate di Richard Condon l’omonima pellicola del 1962 di John Frankenheimer – a metà tra Hitchcock e Welles - ebbe un destino infelice: snobbato dai critici nonostante la potenza visionaria e la presenza di un cast di prim'ordine (Frank Sinatra, Angela Lansbury, Janet Leigh), anticipava di poco la dinamica ancor misteriosa della morte di John F. Kennedy l'anno successivo. Si racconta che per le straordinarie analogie con l'assassinio di JFK, Sinatra – proprio colui che aveva aiutato l’ambasciatore Joseph Kennedy a stringere un’alleanza con la Mafia di Chicago durante la campagna elettorale del figlio - ordino' il ritiro del film dalle sale cinematografiche. Non aiutava neppure la somiglianza del co-protagonista del film, Raymond Shaw, con il Presidente democratico: l’eroismo dimostrato da JFK in guerra, quando, nonostante il morbo di Addison, porto' in salvo i compagni marines nuotando per oltre 5 km in un mare impestato di squali risuonava nelle gesta cinematografiche del giovane Shaw – costruite ad hoc dai medici russi e coreani affinche' tornasse in patria accolto come eroe di guerra.
Il film venne ripreso nel 2004 da Jonathan Demme che ne trasse il piu' noto remake con Denzel Washington - nei panni di Ben Marco, che furono di Frank Sinatra-Liev Shrieber, Meryl Streep e John Voight.

Cathy O' Brien
La storia di Paolo Ferraro invece e' vera ma e' una di quelle destinate a farvi venire le vertigini. L'unico paragone possibile e' quello con Cathy O' Brien, il cui racconto appare ancora ad anni di distanza della pubblicazione di TranceFormation of America e Access Denied come un pugno nello stomaco. Nel caso della O' Brien mancano pero' le prove inconfutabili a sua testimonianza, mentre nel caso del PM romano esistono file audio, video e centinaia di pagine di documenti. Basta avere il coraggio e la pazienza di aprire il vaso di Pandora.
Ringraziando la fiducia e la disponibilita' del dott.  Ferraro, io l'ho fatto.
Questa e' la sua storia.

Chi e' Paolo Ferraro
Come il Maggiore Ben Marco, il Procuratore  Paolo Ferraro  e' stato sospeso dal suo incarico e per lungo tempo bollato come pazzo da chi non poteva capire ma soprattutto doveva scoraggiarlo nelle sue indagini.
Se la paranoia del personaggio interpretato da Frank Sinatra trae origine da sogni che gli ricordavano un'altra realta' rispetto a quella che coscientemente ricordava di aver vissuto in Corea, il comportamento del magistrato trae origine dall’intuizione che la donna che aveva a fianco non fosse realmente ciò che sembrava e da prove indi raccolte minuziosamente. Entrambi hanno avuto pero' il coraggio di seguire il proprio istinto e di verificare se i dubbi riguardanti Raymond Shaw e la compagna del PM, tale S. R. fossero veri. Anche le iniziali dei nomi sono le stesse, quasi che la Cabala abbia lasciato un indizio o un Trickster il proprio zampino…
Ci si potrebbe chiedere perche' il PM abbia messo a repentaglio la propria vita e carriera per scoprire che cosa si nascondesse tra le quattro mura di casa sua quando usciva lasciando la compagna Sabrina da sola. Sarebbe bastato andarsene e interrompere quella relazione per certi versi “inquietante”. Abbandonare quello stabile abitato soltanto da militari e dalle loro mogli dalla dubbia moralita'  e con figli piu' simili ad automi che a bambini. Forse l'affetto nei confronti della donna e la presenza del figlio di lei all'epoca solo dodicenne lo hanno spinto ad andare fino in fondo. Forse una parziale inconsapevolezza del pericolo in cui si stava deliberatamente cacciando. Il suo comportamento temerario piu' che coraggioso e' indice infatti di unaeccessiva fiducia nella Giustizia italiana che urta contro la conoscenza che un PM dovrebbe avere del sistema giudiziario e dei suoi inganni. Per certi versi, nella discesa agli inferi e ritorno, il magistrato sembra indossare i panni di un novello Don Chisciotte che si ostina a lottare contro i mulini a vento piuttosto che accettare l'ineluttabile e salvarsi la pelle. La sua ostinazione nel percorrere la sua missione  -o catabasi? - fino in fondo lascia spiazzati e non puo' che far riflettere sul problema del secolo scorso e del suo incancrenimento in quello in corso: la paura e l'indifferenza prima come uomini, poi come cittadini che ci fanno finire il piu' delle volte - citando Giovanni Papini - col divenire complici silenziosi delle offensive diaboliche. Chiamatela banalita' del male, chiamatela a-morale indifferenza, pochi al posto del magistrato sarebbero andati fino in fondo per sete di giustizia o di verita'. La maggior parte di noi se la sarebbe data a gambe, lasciandosi il passato alle spalle. Eppure alcuni strani comportamenti della compagna, delle sibilline rivelazioni da parte del figlio di lei, il comportamento dei vicini di casa che sembravano sgusciati fuori da un romanzo di Ira Levin, hanno spinto Ferraro a oltrepassare la soglia per la verita'. 

Sabrina
Mi sono scervellata su questo per settimane, fino a dovermi confrontarmi con lui. Gli ho chiesto quali effettivamente fossero questi indizi che lo avevano messo in allerta e perche' non avesse preferito affidarsi a un investigatore privato. O andarsene e basta. Le sue risposte sono state sincere e mi hanno convinto.
Le ammissioni della compagna Sabrina di aver preso parte a uno strano gruppo – simile a una setta – il suo coinvolgimento giovanile nell’estrema sinistra e la frequentazione con ambigui personaggi appartenenti ai servizi segreti, l’uso nel passato di cocaina e hashisc , l'ammissione di aver lavorato come hostess ed estetista in ambienti in cui erano persone  dedite alla prostituzione, incubi e strani sogni ricorrenti, infine il rapporto conflittuale, a volte persino violento con il figlio dietro l’immagine da “bambolina” acqua e sapone che voleva trasmettere sarebbero bastati a chiunque per dubitare di lei. Bella da mozzare il fiato, ma scostante e dal carattere borderline. Ex moglie di un sottoufficiale circondata da personaggi ambigui legati a filo doppio. Insomma, una donna fragile ma con troppi segreti.
La vicenda dai toni fantapolitici sembra infatti sgusciata fuori dalla penna di Kafka, o, per gli scenari di reticenza e di complotto che ne hanno accompagnato la genesi, da un racconto di Tiziano Sclavi. Cio' che sconcerta tutt'ora e' la complicita' del sistema al comportamento criminale scoperto e denunciato dal PM. Connivenza, disinformazione, inganni, tradimenti, menzogne. A tutti i livelli: dai vertici militari, giudiziari, fino alla famiglia e ad alcuni colleghi della Procura.
Ci sono davvero tutti gli elementi per un noir o per finire dritti al manicomio. Cosa che e' successa al PM che dopo un tentativo di Trattamento Sanitario Obbligatorio assolutamente illegale, e' stato sottoposto per mesi a terapia farmacologica in modo da sedare ogni possibile volonta' di continuare sulla strada intrapresa. Ma il tentato sequestro da parte delle autorita'  coinvolte, la somministrazione di psicofarmaci e la seguente sospensione dallâìincarico  mentre le perizie dimostravano la sua piena sanita'  mentale! - non hanno messo a tacere la sua sete di verita'. Anzi, credo che abbiano alimentato il suo bisogno di risposte per uscire dall'incubo in cui era precipitato.
Ma che cosa non doveva scoprire e soprattutto rivelare Paolo Ferraro?
La presenza di una setta, o meglio, di un'organizzazione settaria, sotterranea, all'interno dell'esercito, con ramificazioni nel mondo della psichiatria e della Procura, che praticherebbe riti occulti a base di sesso e droga, ipnosi e manipolazione mentale in stile MK ULTRA. A rendere la vicenda ancora piu' inquietante la presenza di minori testimoniata da intercettazioni ambientali raccolte seppur in modo illegittimo dal PM [n.d.r. ma liceizzato dallo stato di necessita' ].


Le prove
A chi conosce il nome di Paolo Ferraro e' senz'altro nota la storia. Eppure su internet la vicenda e' stata ripresa in modo distorto. Stampa cartacea e TV, come spesso accade, hanno scelto di insabbiare la vicenda. Questa deliberata reticenza a trattare il caso o almeno a diffondere la notizia della sospensione del magistrato dal suo ruolo, condannata dallo stesso in un'apposita conferenza stampa, e' stato uno dei motivi che mi ha spinto a interessarmi della storia. Il secondo motivo e' stato un dettaglio confidatomi dall'amico Gianluca Marletta che, avendo avuto modo di parlare brevemente con il PM, aveva scoperto che tra le tante minacce ricevute, a Ferraro era stato intimato di sospendere le indagini e di non parlarne per almeno due anni   ovvero fino a fine 2012 - inizio 2013. Questo periodo mi ha incuriosito: accantonata la pista che conduce alla  fine del mondo  del 21 dicembre 2012, E' pur vero che nel mondo della controinformazione stanno filtrando da alcuni mesi delle indiscrezioni su un ipotetico Golpe nazionale o addirittura internazionale che dovrebbe avvenire in quella data.
Non potendo scartare l'ipotesi di una psicosi di massa o meglio, di una follia collettiva che starebbe colpendo taluni giornalisti, ricercatori, ora anche avvocati e magistrati, uniti da un'irrazionale convinzione nella fine del mondo, ho deciso di sentire direttamente Ferraro. Se non si confermano le fonti all’origine si rischia soltanto di farsi un'idea distorta o di credere "per fede" a una testimonianza solo perché essa ci aggrada o ci stimola l'immaginazione. Il che, ovviamente, dal punto di vista giornalistico, e' assurdo. Ho avuto cosi' modo di conoscere il protagonista di questa intricata vicenda e ricostruire, dati alla mano, la sua versione dei fatti: Ferraro mi ha infatti messo a disposizione 38 file audio di intercettazioni ambientali da lui stesso effettuate, due registrazioni di telefonate, diversi memoriali, tutti i documenti della Procura di Roma e Perugia e le perizie sul suo stato mentale, mail e sms scambiati con la sua ex compagna.
Ora, quanto segue e' un breve resoconto della storia vista e vissuta da Paolo Ferraro, senza aver avuto modo di interrogare anche gli altri protagonisti della vicenda, compito che spetta alla Procura di Perugina dove il Pm ha depositato denuncia. L'aspetto che piu' colpisce di questa vicenda e' l'ostinata rete di alleanze volte a persuadere il magistrato ad abbandonare le ricerche e, una volta appurata la mancata efficacia del metodo, la manovra di discredito dell'uomo sino al tentativo di un trattamento sanitario obbligatorio.



Parte seconda
di Enrica Perucchietti
publicata nel novembre 2011

Per trovare un precedente del caso del magistrato Paolo Ferraro, che sia confermato da documenti altrettanto ufficiali e attendibili, bisogna risalire nel passato. Correva il 1950 e la vicenda passo' alla storia come il caso "Dot Jones". Poco dopo la pubblicazione di Dianetics, il ricercatore e scrittore Ron Hubbard, ricevette a Washington la visita di una giovane donna visibilmente alterata che manifestava evidenti sintomi compulsivi alternati a frasi senza senso ripetute come un mantra. La donna era la moglie di un ufficiale del servizio segreto dell'esercito che, in seguito si sarebbe scoperto, era stata drogata, sottoposta a elettroshock e ipnotizzata nel deliberato tentativo di controllarne il comportamento. Fu uno dei primi casi di manipolazione mentale su un civile che venne reso pubblico e che permise al futuro fondatore della religione di Scientology, di smascherare gli effetti distruttivi del meccanismo psichiatrico di dolore-droga-ipnosi volto a condizionare la mente umana e a installare comandi sub-ipnotici: "Questa forma di ipnosi - scriveva Hubbard nel libro Scienza della Sopravvivenza del 1951 - ha costituito un segreto gelosamente custodito da determinate organizzazioni militari e spionistiche. E'  un'arma da guerra insidiosa e, per conquistare una societa', puo'² essere notevolmente piu' utile della bomba atomica. Questa non e' una esagerazione. La diffusione di questa forma di ipnosi nel campo dello spionaggio e' talmente vasta oggigiorno che la gente avrebbe dovuto iniziare a preoccuparsene da un bel pezzo».

MK-ULTRA
Cio' che allora poteva sembrava ancora come fantascienza, venne svelato solamente a metà degli anni Settanta quando i documenti della CIA sul progetto MK-ULTRA vennero resi pubblici, sfuggiti per errore alla loro distruzione ordinata nel 1973 dall'allora direttore della CIA Richard Helms. I documenti testimoniavano che il programma  MK-ULTRA  "..riguardava la ricerca e lo sviluppo di materiale chimico, biologico e radiologico da potersi utilizzare in operazioni clandestine per controllare il comportamento umano [...] furono tracciate ulteriori strade per il controllo del comportamento umano, da investigarsi sotto l'ombrello protettivo dell'MKULTRA, incluso radiazioni, elettroshock, vari campi della psicologia, sociologia e antropologia, grafologia, sostanze molestanti, materiali e dispositivi paramilitari ".
Le tecniche di controllo mentale avevano infatti subito un'impennata grazie a un protocollo segreto che aveva permesso a eminenti psichiatri e neuroscienziati di testare su cavie umane tecniche per ottenere il depatterning del cervello attraverso la somministrazione di droghe naturali quali il peyotl e artificiali come LSD, oltre a torture, deprivazioni sensoriali, di sonno e cibo, elettroshock, ipnosi, immersione in campi e frequenze elettromagnetici. Il lavaggio del cervello e la perdita di memoria uniti al trauma reiterato portavano alla decognizione, perdita di controllo e di identita' da parte della vittima.

La mente alveare
Quando siamo vittime di un trauma profondo la nostra mente crea infatti una barriera di amnesia intorno all’evento, in modo da non dover rivivere il dolore di quei ricordi: la mente si parcellizza, isolando così il ricordo del trauma che viene rimosso ma non eliminato. Furono i nazisti i primi a rendersi conto che – grazie agli studi del dottor Mengele - se si traumatizzava sistematicamente qualcuno attraverso la tortura, le molestie sessuali, o sacrificando e torturando qualcun altro davanti ai suoi occhi, si poteva distruggere la mente di quella persona, trasformandola in qualcosa di simile a un nido d'api, costituito cioe' da compartimenti indipendenti, separati da barriere di amnesia: e' la cosiddetta teoria della mentalita'  dell'alveare. E' per questo che oltre alla deprivazione sensoriale, la somministrazione di droghe e la tortura, si utilizzano rituali occulti a sfondo satanico per traumatizzare, plagiare e manipolare la mente delle vittime: una volta che l'unita' della mente e'¨ stata distrutta, i vari compartimenti, ognuno ignaro dell’esistenza dell'altro, possono essere programmati per vari compiti o esperienze, senza che l'uno abbia coscienza dell'esistenza dell'altro. Cio' non esclude la possibilita' che vi siano dei veri e propri missing-time sentiti dalla vittima con malessere per l'incapacita' di ricordare.
Usando parole-innesco, chiavi, suoni o segnali ipnotici, questi compartimenti possono essere spostati in avanti o all'indietro proprio come un casellario mentale. Un compartimento autonomo, corrispondente a una specifica personalita' della mente riprogrammata, diventa cosi' il livello cosciente dell'individuo, e risprofonda poi nell'inconscio, nel momento in cui si ha accesso ad un altro compartimento. Questo significa che dopo aver eseguito un compito, la vittima dimentica cio' che ha fatto e con chi. Questa condizione e' divenuta nota come Disordine della Personalita'  Multipla (MPD) o Disordine dell'Identita'  Dissociata (DID), che ovviamente la psichiatria tratta come una  patologia  senza prendere in considerazione i possibili casi di dissociazione indotta e non patologica o genetica.


Il progetto MONARCH oggi
Nonostante i documenti sul progetto MK-ULTRA o i dossier sul progetto inglese TAVISTOCK siano ormai noti, si stenta ancora a credere che i Governi possano aver sperimentato, grazie all'ausilio di equipe di psichiatri e neuroscienziati, tecniche di manipolazione mentale su civili e militari allo scopo non solo di resistere a interrogatori da parte di nemici o di creare il sicario perfetto – " il cosiddetto Candidato Manciuriano" ma piu' in generale per manipolare e sottomettere la mente di qualsiasi individuo. L'eredita' dell' MK-ULTRA e' stata invece continuata e sviluppata nel progetto MONARCH ed esportata nei Paesi dove la presenza dei Servizi inglesi e americani e' forte. Se l'Australia e' ancora oggi sede di sperimentazioni psichiatriche legate al vecchio progetto Tavistock, o il Belgio capostipite in Europa di esperimenti in tal senso a sfondo satanico (1), in Italia le infiltrazioni dei servizi segreti e delle sperimentazioni psichiatriche avvengono non solo in cliniche quanto all'interno degli avamposti militari, come scoperto e reso pubblico proprio dal magistrato Paolo Ferraro.


L'omicidio di Melania Rea
E qui emergono anche i collegamenti con la Caserma di Ascoli Piceno dove operava come addestratore Salvatore Parolisi, secondo la testimonianza di Leo Lyon Zagami legato alla Loggia napoletana del Tempio di Set: un mese prima della morte di Melania Rea, il pm Paolo Ferraro avrebbe incontrato la donna alla Procura di Roma, dove sarebbe andata per un colloquio con un altro magistrato e che forse?   le sarebbe costato la vita. Melania era a conoscenza delle pratiche non solo sessuali (emerse negli ultimi mesi) utilizzate all'interno della caserma pee "addestrare" le "sacerdotesse" cadette? Voleva in questo senso chiedere il trasferimento del marito, per salvarlo da quel girone infernale, o forse da se' stesso? Il 235° Reggimento di Fanteria "Piceno" di Ascoli Piceno, dove lavorava Parolisi ( e in Roma Cecchignola vi sono nessi che portano allo SMOM - Corpo Militare dell’Ordine di Malta), era una base segreta per la manipolazione mentale? A questo servivano le angherie sulle giovani reclute, i festini a base di droghe e sesso? Alla fine del racconto troverete da soli la risposta.
Ma questa e' un'altra storia
â.¦

Avere una compagna riprogrammata
La nostra storia, invece, ha luogo nella cittadina militare di Cecchignola, vero e proprio avamposto dello SMOM. Qui il PM Paolo Ferraro si trasferisce nel 2008 a convivere con la sua nuova compagna, Sabrina, nell'appartamento di lei e dell'ex marito, sottoufficiale dell'esercito. Stranamente il marito non si oppone a quella convivenza, anzi, sembra incoraggiarla. Cosi' come Ferraro era stato incoraggiato a frequentare la donna tramite un amico comune. La possibile mancata casualita' dell'incontro sarebbe emersa soltanto piu' avanti,¦ non come mera congettura .
Lo stabile e' tutto abitato da coppie in cui gli uomini sono membri dell’esercito. Qua sorgono i primi indizi che mettono in guardia il magistrato: strani sguardi d’intesa tra vicine di casa che non si parlano e sembrano solo all'apparenza detestarsi; bambini talmente sottomessi alla volontà dei genitori da sembrare degli automi; un uomo che vigila su tutto e tutti. Lpinquietudine dello stabile si prolunga in quei momenti di blackout nella personalita' della compagna, Sabrina, con troppe zone d'ombra nel passato e troppe anomalie nel presente. C'e'  il rapporto a volte improvvisamente violento con il figlio dodicenne che in un paio di occasioni lascia trapelare con Ferraro che succedono cose assurde che ha “paura” di riferire per non essere preso per pazzo, quando il PM non e' in casa. C'e' l'ammissione della donna - con un passato/presente occultato nelle frange estremiste di sinistra - di aver preso parte a una specie di Setta ("la setta non mi ha mai fatto del male¦") e di avervi di fatto introdotto anche il figlio. Ci sono delle lacune nei suoi racconti, e' evasiva sul suo passato: anche incalzata dalle domande, si ritrae. Poi ci sono gli incubi ricorrenti, i blackout che la stremano anche fisicamente, le abbuffate compulsive di cioccolata e le disfunzioni alla vescica che la costringono ad alzarsi piu' volte la notte per andare in bagno. Dove la paranoia e il carattere all'apparenza borderline della donna si associano a una consapevolezza di essere sottomessa alla volonta' altrui, spingono il magistrato a registrare cio' che avviene in casa quando egli esce per andare a lavoro. Si e' accorto infatti di un sospetto via vai dentro e fuori casa sua: i vicini lo osservano entrare e uscire dall'appartamento come delle sentinelle pronte a dare il via libera.

L'incubo ha inizio
Da qua nascono i file audio che mi ha sottoposto. Alcune registrazioni sono chiare, altre disturbate e si possono ascoltare solo con un adeguato programma di montaggio per pulirne l'audio dai rumori di fondo. Si scopre presto che ogni volta che il magistrato esce per recarsi a lavoro, l'appartamento viene visitato da piu' persone che ne hanno addirittura le chiavi di casa. E qui inizia l'incubo: Sabrina   si dimostra subito mansueta, troppo accondiscendente. Le vengono ripetute delle frasi, cantilene e versi di canzoni che a un esame piu' attento sembrano essere dei comandi evocativi. Frasi o parole solo di rado sboccate, perlopiu' sussurrate, alternate a espressioni in latino e ad anagrammi (ah Be Delta Dai, forse anagramma di Beltade, comando evocatico sintetico che serve per stimolare la azione e forse anche il lato femminino della vittima). Frasi sussurrate di stampo medievalista che ne alterano la personalita'. La voce atona di lei che risponde come un automa a comandi di altre persone e che sembra far emerge tre personalita' distinte: soltanto in seguito Ferraro ipotizzera' che le tre personalità siano state indotte in base a traumi del passato – che puo' ipotizzare nei ricordi frammentari di Savrina – e che verrebbero richiamati tramiti comandi vocali veloci. Poi gemiti e suoni che fanno intendere il consumo di strane bevande ("Bevi", "non mi va", "tu Bevi!"), droghe e rapporti sessuali multipli con altre donne e uomini ("non mi va'", "Ti va sempre!"), persino il coinvolgimento di bambini nelle attivita'  sessuali.


Gli schiavi MONARCH
Gli schiavi Monarch sono infatti principalmente utilizzati dalle organizzazioni per effettuare operazioni mediante capri espiatori addestrati a svolgere compiti specifici, che non contestino gli ordini, che non ricordino le loro azioni e che, se scoperti, si suicidino automaticamente. Si capisce in questo senso il tipo di addestramento che, secondo le ricostruzioni, si sarebbe svolto nella caserma di Ascoli Piceno, tra le cui mura avvenivano festini, angherie sulle soldatesse, uso e abuso di droga: evidentemente non solo casi di "nonnismo" o relazioni clandestine all'insaputa dei vertici. Ma questo dev'essere appurato dalle autorita'  competenti. Qui non possiamo che fare ipotesi sulla base delle testimonianze e della storia del PM. Le vittime della manipolazione mentale sono in generale il capro espiatorio perfetto per gli omicidi di alto profilo, candidate ideali per la prostituzione, per la schiavitu' sessuale o la pornografia di tipo snuff. Sono anche perfette marionette per l'industria dell'intrattenimento che fa di loro delle star - da vallette a icone del pop - o come adescatrici per spiare o ricattare uomini pericolosi per il sistema o semplicemente scomodi. I collegamenti con altre vicende appaiono come pezzi di un puzzle piu' generale.

Sara Tommasi
Cosi' acquistano un senso diverso le dichiarazioni che la starlette Sara Tommasi, implicata in un giro di prostituzione e soldi falsi su cui indaga la Procura di Napoli, rilascio' al settimanale Diva e Donna pubblicato il 17 febbraio 2011, dove sosteneva di essere stata drogata e manipolata mentalmente. La Tommasi, al limite della paranoia, ha raccontato di essere stata seguita e ricattata per tenerla in proprio potere: "Mi mettono in casa anche il gas: dalle finestre, dai bocchettoni. A volte mi capita di addormentarmi e di dormire tantissimo. Sento un odore pesante e mi sento barcollare [!] Mi hanno somministrato sostanze che rimangono nel corpo, per rendermi lasciva a letto. Ci sono dietro anche i servizi segreti: e'¨ la cosa che mi preoccupa di piu'. Fanno queste cose per uniformare una volonta' comune. La starlette arrivo' a ipotizzare l'esistenza di un complotto di cui lei sarebbe stata vittima, lasciando intendere che dietro tutto ci sarebbe la regia di Berlusconi: “E potrebbero anche esserci dei riti satanici. Io mi sento obbligata a fare delle cose. Loro si sono impossessati di tutto. Mi controllano con le microspie [!] Possono avermi anche impiantato dei microchip secondo me: e' come se facessero degli esperimenti scientifici. Il contenuto dell'intervista, bollato ovviamente come il delirio di una mente fragile sconvolta dallo scandalo, apre pero' inquietanti scenari sul reale svolgimento non solo dei festini ad Arcore, ma piu' in generale del servizio di escort gestito anche dalla camorra, e, secondo la Procura di Napoli, da Fabrizio Corona e Lele Mora. Quest'ultimo avrebbe avuto inoltre il compito di procacciare ragazze avvenenti per le cene del premier. Il condizionale, in situazioni delicate come questa, e' naturalmente d'obbligo.


La programmazione di Sabrina.
Dalla ricostruzione ad ampio raggio del magistrato sembra invece emergere infatti il ruolo di Sabrina come adescatrice assoggettata a un piano a lei sconosciuto: la donna sarebbe stata scelta e programmata per entrare nella vita di Ferraro, per osservarlo e spiarlo? La sensazione e' che la donna si sia pero' innamorata veramente di colui che doveva controllare e che qui sia iniziata la dissociazione: la lotta contrastante tra i comandi subipnotici e i sentimenti per il compagno, forse la prima persona che in vita sua non abbia cercato di "usarla". La presunta programmazione di Sabrina ne avrebbe bloccato l'elaborazione cosciente nonostante alcuni ricordi e un malessere di fondo emergessero a tratti nella sua personalita'  base di compagna del PM. La programmazione si basa proprio sulla capacita'  di dissociazione che consente la creazione di nuove personalita' indipendenti l'una dall'altra. Per questo nei file audio e nella vasta documentazione raccolta da Ferraro si distinguono degli immediati passaggi da uno stato di coscienza a un altro, con cambio evidente di tono di voce e di personalita': tre, di cui una di ragazzina - cambio innescato a seconda delle volte da un semplice comando, invito, suono.

Il vaso di Pandora e' aperto
Messa di fronte all'evidenza dei fatti e fattele ascoltare le registrazioni, Sabrina dapprima appare incredula, non riconoscendosi e non distinguendo le voci con lei. Poi si mostra impaurita per quello che le puoì accadere, infine reticente adotta un atteggiamento aggressivo negando la veridicita' dei nastri. Alterna momenti di amabilita' a scontri violenti ad ancora momenti di perdita di controllo e consapevolezza (prova ne sono le telefonate registrate, le mail e alcuni sms come quello che segue inviato a Ferraro mezz’ora dopo un sms all'apparenza normale: "Io vilipesa,data della putt,stordita,dimagrita,spaventata,ci ved lunedÂ¥@.@l@u@n@e@dÂ¥â", dove il simbolo  ¥ sembra richiamare la stilizzazione di un antico sigillo satanico e ancora del  capro  o del simbolo solare delle  corna ).
Il confronto di Ferraro con l'ex marito e il padre della donna non portano a nulla, dimostrandosi entrambi sulla difensiva, come se sappiano piu' di quanto non possano o vogliano dire. Da qui la decisione immediata, e certo ragionevolmente coinvolta sul piano emotivo, del magistrato di depositare una denuncia presso la Procura di Roma, che si sarebbe presto ritorta contro di lui. L'errore fondamentale che ha compiuto il magistrato è stato quello di indagare come privato una situazione che si è rivelata essere piu' grande anche per un magistrato, e di depositare denuncia, scontrandosi così apertamente contro un sistema dove l'infiltrazione massonica e' solo la punta dell’iceberg. Estraneo al mondo della controinformazione e tantomeno dell'occultismo, Ferraro non era allora consapevole della tempesta che stava per sollevare e che si sarebbe abbattuta su di lui con l'intenzione di spazzarlo via. Eppure, ha resistito, come uomo e come magistrato.

La battaglia inizia ora
Avrebbe potuto soccombere al sistema, chinare il capo e tacere pur di tornare alla sua vecchia vita. Invece Ferraro si e' scontrato apertamente contro la sovversione del sistema massonico e militare che aveva scoperto. Cio' gli e' costato caro: la carriera, innanzitutto, il tentativo di discredito pubblico, un tentativo di Trattamento Sanitario Obbligatorio culminato in un vero e proprio sequestro di persona, la somministrazione di psicofarmaci. Ma ne' il tentato TSO, ne' la sospensione dal lavoro l'hanno fermato: si e' trovato solo, ha visto suoi famigliari, e colleghi congiurare contro di lui "per il suo bene", ma ha resistito eroicamente ed e' riuscito a rendere pubblica la sua storia. Ci scherza su e spiega che da buon 'leone ascendente leone', non puo'² che essere un guerriero. Ora ha un'altra compagna e si e' ricostruito quell'equilibrio che gli avevano sottratto con la forza. Ma non e' piu'  l'uomo che era prima. Ora conosce il suo nemico, il nostro nemico. Da questo punto do vosta e' un privilegiato: ha aperto il vaso di Pandora, ha alzato il velo dello spesso sipario che, coprendo la realta', ci fa vivere in un teatrino dove noi siamo soltanto marionette in balia dei poteri forti. Ora Ferraro sa che non e' tutto come appare, che anche le istituzioni piu' antiche e tradizionali a cui facciamo quotidianamente riferimento come colonne portanti di giustizia e sicurezza, sono corrotte: le infiltrazioni massoniche e la sovversione satanica del sistema militare e della politica si sono estese ovunque, a nostra insaputa. Ma egli l'ha toccato con mano e ora si batte con il suo CDD (Comitato Difendiamo la Democrazia) per promuovere la democrazia in un percorso collettivo che veda la ricostituzione dei valori fondanti una società che si possa davvero dire "libera": per contrastare quel golpe strisciante che il sistema attuale colluso con la massoneria deviata, sembra intenzionato a portare alle ultime conseguenze nel 2012, passando per la crisi economica e la distruzione del ceto medio. Ora Ferraro sa, e anche se gli mancano ancora dei tasselli che solo una buona conoscenza dell'occultismo e del sistema delle sette sataniche puo' fornire , si trova obbligato secondo il suo sistema etico e di valori a informare, formare, progettare antidoti politici e sociali a partire dalla testimonianza di cio' che ha scoperto. Non gli rimane altro che girare l'Italia, chissa', il mondo, come l'Eremita dei Tarocchi, cercando di diffondere quella luce e  conoscenza che lo hanno illuminato in questo arduo percorso di conoscenza dal concreto, , anche se a caro prezzo. Le ferite rimarginate dall'impegno ideale e personale possono fungere da testimonianza e monito per il futuro: quel futuro che, sull'orlo della fine dei Tempi, solo noi possiamo riprendere in mano ricostruendo una solida speranza collettiva . Ha detto, come aveva sempre fatto nella vita sua, no alle scorciatoie che ogni giorno accompagnano le nostre vite in modo silenzioso,¦ no alla ipocrisia ( il metro di giudizio falso al di sotto della realta' .. ) ..no a quel dominio violento, nascosto, progettato che ha appreso.

1 Il circolo dei pedofili assassini che nel 1996 venne alla luce in Belgio non è che una parte della rete satanica che opera in quel paese. Il giornale britannico “Sunday Times” riportò testimonianza di vittime che descrivevano alcune Messe Nere durante le quali i bambini venivano uccisi davanti a un pubblico formato da membri di spicco della società belga
.

C'E' UN GIUDICE A ROMA.
UNA ORGANIZZAZIONE DI CASTA DEVIATA E SEGRETA .
UN GLADIO NEL VENTRE DELLA DEMOCRAZIA


di Luciano Garofoli

Vorrebbero far calare il sipario in maniera ridicola e tragica su una vicenda che ha dell'incredibile e che per certi versi sembra Kafkiana. Ma e' sempre piu' impossibile. Gli elementi di un feuilleton fin siecle ci sono tutti e il mix che ne deriva e' davvero esplosivo.
Cerchiamo di ripercorrere a grandi linee questa intricata quanto assurda vicenda iniziando dal principio.
Tutto comincia quando negli anni settanta ci si deve schierare, si deve prendere una posizione netta, precisa, senza mezzi termini se si e' in buona fede e se si crede che sia un dovere dare il proprio contributo grande o modesto che sia, per cambiare il mondo, combattere l'ingiustizia, lottare per la liberta' e la dignita' dell'uomo che in quanto tale è necessariamente soggetto di rispetto e di dignita'             .
E Paolo Ferraro si schiera, si come tanti seguendo quelle teorie che piu' sembravano voler poter dare all'umanita' giustizia, uguaglianza liberta'. Si identifica con la sinistra, con quella piu' radicale, piu'¹ estrema, con Lotta Continua, poi con il Manifesto, partecipa alle manifestazioni, lotta, s'impegna, scrive articoli infuocati ma mai banali, intelligenti cosa che lo pone sotto una certa luce piu' vivida e diversa.                       
Ma ll nostro unisce lo spirito guerriero anche ad una profonda coscienza ed un alto senso del dovere: studia, con impegno, non va a rimorchio del "sei politico" non lo vuole, lo aborrisce, lo fugge vuole quello "che merita", quello che la sua intelligenza viva e corposa puo' ottenere e rivendicare con orgoglio.
Rivendica una formazione cristiano sociale e "marxiana" ed il senso di militanza culturale ed intellettuale: conoscere tutto cio' che l'opinione ufficiale e la conoscenza tecnica richiedono, a menadito, e sovrapporre ricerca liberta' di pensiero approfondimenti e punti di vista alternativi con il metodo ed il rigore appresi sin dal liceo, grazie al suo professore Marcello Vigli, uno dei fondatori della rivista cattolica COM Nuovi Tempi.
Si laurea in Giurisprudenza con media anche a pieni voti, lavora dall'eta' di 20 come impiegato pubblico, fà esperienze di sindacato, politiche, scrive su giornali, passa per gli uffici legislativi o legali di una parte dello Stato, continua a fare l'assistente in facolta', poi fa il concorso in Magistratura, lo supera brillantemente senza spintarelle, raccomandazioni, raggiri o meriti di combattente e resistente ad oltranza.
E qui, presa coscienza che il Magistrato e' super partes e che deve applicare quanto la Costituzione di questa disgraziata, parolaia, smidollata ed anche insanguinata, Repubblica, e le sue leggi impongono: fù una scelta dicotomica e per lui anche dolorosa: fare il Magistrato e non fare piu' politica. Cioe' mantenere si le proprie posizioni ideologiche, ma svolgere in modo imparziale il proprio lavoro di rendere giustizia, anzi con una imparzialita' fondata sui valori della costituzione, ancor più determinata e motivata.
Nonostante la sua "cristallina"" militanza a sinistra che certamente non mette in discussione la sua fede politica, all'interno di Magistratura Democratica i suoi ex compagni non sono poi così solidali con lui e le sue prese di posizione non sempre sono seguite ed apprezzate, quasi vi fosse una differenza impalpabile ed a lui incomprensibile . Ma lo stimano e lo temono e ritengono "ingombrante".
Nel 1991 e 1992 Paolo Ferraro schierato accanto a Falcone e Borsellino , in uno scontro interno alla corrente dei magistrati, a lui allora parzialmente incomprensibile nelle sue ragioni profonde . Poi capira' e divulghera' in questo anno dal maggio in poi, la chiave di lettura "appresa". (*n.d.r vedi video "114  Le strategie eversive")
Adesso immaginate quello che deve aver provato una persona di questa fatta quando, esperto in vari settori, anima riconosciuta per doti organizzative e di informatizzatore delle attività giudiziarie, da anni in conflitto con una area tanto lontana e avversa quanto apparentemente vicina, a cinquantatre anni , all'improvviso, scopre un nuovo mondo di nefandezze, di raggiri, di violenza e quel che peggio di applicazione di mezzi e sistemi di condizionamento e di riduzione di persone in uno stato di servaggio e schiavitu' anche psichica.
Come una voragine gli si aprono davanti chiavi di lettura e scenari grotteschi impensati, mentre da sempre criticava consapevolmente andazzi coperti e trasversalita' , senza averne pero' colto il profondo ed occulto humus, ma per assenza di informazioni e conoscenze (nascoste queste a tutti, esotericamente anche , ma soprattutto in nome del segreto militare di Stato).
La sua ultima compagna di allora , che viveva in una palazzina all'interno della Cittadella della Cecchignola la sede di diversi e importanti Comandi militari dell'esercito italiano ma anche di civili abitazioni destinate ad ufficiali e sottoufficiali militari, era stata oggetto di una serie di trattamenti di condizionamento mentale esercitati attraverso alcuni programmi speciali studiati prima nei lager tedeschi e poi ulteriormente sviluppati e perfezionati dai servizi americani che di quei programmi si erano impossessati.
Il giudice Ferraro, insospettito da strani movimenti che avvenivano nel condominio in cui era l'appartamento che condivideva con la compagna, e dopo aver sommato decine e decine di dubbi e rilevazioni di fatti e circostanza poco chiare (che chiama ironicamente i cento indizi zero) decise di procedere ad una serie di controlli attraverso la registrazione compiute con un computer portatile lasciato apposta acceso all'interno della abitazione in cui viveva nella Cecchignola con la compagna ed il figlio dodicenne di lei.
Il risultato fu devastante: a precisi comandi vocali impartiti da alcune persone il soggetto si trasformava completamente e compiva atti e poneva in essere comportamenti davvero umanamente degradanti. In queste situazioni off limits venivano coinvolti, oltre ad altre persone anche dei minori su cui si consumavano degli atti di pedofilia e di violenza morale e fisica.
E' ben vero che la procedura usata (registrazione ambientale) non era conforme al dettato della legge, ma per il principio giuridico dell'urgenza e dell'urgenza che la situazione richiedeva i mezzi usati diventano, de iure, leciti ed ammissibili.
Da magistrato prima, ma anche da persona cosciente e consapevole della responsabilita' morale che doveva essere assunta, il dottor Ferraro si rivolse subito nel novembre del 2008 alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che venisse aperto un procedimento e svolta un'indagine approfondita sui fatti da lui denunciati. Il comportamento della Procura fu molto piu' sconcertante: il consiglio di riposarsi e ricorrere ad assistenza, le prove fornite erano delle mere patologiche congetture, non sufficienti e molto indiziarie. Contemporaneamente si faceva capire al magistrato che sarebbe stato meglio lasciar perdere "togliti fuori da questa storia", in quanto in ballo venivano chiamate istituzioni assolutamente intoccabili come le Forze Armate e la stessa Magistratura.
A questo punto le massonerie coinvolte nell'affaire, e che avevano trovato il modo per infilare il puro magistrato in una situazione da ricatto o addirittura tentavano di fargli fare inconsapevolmente il "cursus honorum£ dei poteri forti e deviati, per indurlo a passare da una altra parte rispetto ai suoi valori ed alla legalita'à costituzionale, cominciarono a cercare di eliminare il pericolo Paolo Ferraro "consapevole", che nonostante tutto continuava coerentemente per la sua strada, senza paura e senza minimamente pensare di scendere a compromessi o peggio a mercanteggiare sulla questione.
Viene occultamente accerchiato da psichiatra deviato, al cui ausilio era ricorso per "tutelare e salvare la donna della Cecchignola ed il bambino", mentre una ridda di rapporti di mistificazione e nascosta relazione si intessono tra alcuni parenti che scoprira' vicini od avvicinati da queste aree deviate, una moglie separata e fattagli conoscere dall'ambiente della Procura, anche essa imparentata e legata a poteri forti di rilievo internazionale (ma lui scherzosamente chiosa ancor oggi "a me Lucio sembrava un giuggiolone professore universitario sciapito e troppo didascalico", mentre le fortune sospette del ricco fratello avvocato, da sempre oggetto di suoi strali, privi di acrimonia, ed allontanamento cautelativo, gli sarebbero esplose innanzi nella loro evidente "matrice".
Dopo tutta una serie di intimidazioni implicite e non, un pomeriggio del maggio 2009, mentre analizzava nuovamente gli audio e stava giungendo a conclusioni definitive ragionate e ovviamente preoccupate, mentre la vicenda era stata letteralmente "tombata" in sede giudiziaria, si vide comparire sulla porta di casa, tratto in un tranello dalla ex moglie separata, due vigili urbani, tre infermieri una psichiatra mai vista un medico di supporto e sotto casa appostati i due fratelli e anche un figlio anagrafico di primo letto, ed un messo comunale, oltre a due infermieri.                   
La psichiatra dinanzi a un comportamento attonito e stupito, avvisati a voce dal dott. Ferraro i due vigili urbani della gravita' di quello che stava accadendo, improvviso'  contro ogni evidenza una "certificazione " al volo, e il giudice Ferraro fu coattivamente condotto presso l'ospedale Santandrea che aveva posto disponibile , contro la sua volonta', impossibilitato a difendersi.                                                           
Il giudice arrivato ivi denuncera' immediatamente fatti e contesti, ma ragionando sul da farsi con il medico di turno, palesemente non attivo e non partecipante all'agguato, decise di entrare nell'ospedale, consapevole che non aveva altra scelta. Li' per due giorni letteralmente a spasso fuori dalla struttura , compilando test che, fatti di recente "non emergere" e poi recuperati , dimostravano ovviamente il suo perfetto stato di piena salute , salvo il "lieve stress" da sequestro di persona, avra' un incontro con altro psichiatra richiesto all'esterno e appartenente alla struttura alla quale era destinato, che stilera' una perizia falsa gravissima, dal giudice Ferraro ora documentata.
Nell'imbarazzo palpabile, e tra i commenti disincantati ma carichi di simpatia del personale addetto al reparto, subira' allora un iter "controllato" , pur dichiarando di voler uscire e sotto permanente minaccia del TSO (procedura e provvedimento mai attivati) addirittura da lui fatta verbalizzare nella cartella clinica, a futura memoria.
La somministrazione inizialmente massiccia di un prodotto dannosissimo per i sani, e che incide sulle facolta' mentali e sui collegamenti delle sinapsi (RISPERDAL), e di altro, lo terra' annichilito , consapevolmente appiattato e stordito, ma scrivera'  a mano la denuncia ed il promemoria dei fatti. Una degenza coartata, alla quale, sotto la minaccia sopra indicata, non pote' sottrarsi, e un controllo prolungato volto a vagliare se o meno vi fossero segnali di consapevole volontà di denunciare e proseguire nella strada coerente con la sua storia, la sua sensibilita', il suo stesso ruolo .
Dimesso certificando la sua sanita' di mente ed un mero episodio di "psicosi" transeunte, "senza altre indicazioni", da "eccitazione reattiva" capira' poi che era finito nella struttura ospedaliere "sbagliata", cioe' non organica al grumo deviato e pericoloso che aveva agito, come confessera' ai suoi avvocati, a distanza di tempo, lo stesso primario della struttura intimidito e preoccupato.
Al lavoro sino al giorno del suo sequestro, in ferie con domanda gestita dal suo personale che scioccato testimone della operazione lo aveva affiancato e sostenuto, tornato in servizio lo stesso giorno delle sue dimissioni , e continuando a lavorare con la fatica suppletiva comportata dalla tortura chimico farmacologica inflittagli e costantemente monitorata (analisi del sangue) verra' lasciato  "tranquillo" come un leone ferito nella grotta, sino al febbraio 2010 quando scoprira' che addirittura ad un primo avvio tentato di una procedura per dispensa, con richiesta subito archiviata, era succeduto un secondo avvio di dispensa dal lavoro.
Capira' allora quale fosse la posta in gioco, che si voleva eliminarlo dala magistratura e che non si sarebbe fermato il coagulo che aveva agito sotterraneamente , chissa' da quanto tempo. Nel luglio del 2010 si concludera' la seconda procedura con un nulla di fatto , archiviata anche questa per assenza di elementi, mentre continuava in silenzio a lavorare come sempre e dovendo anche chi si era attivato dovuto ammettere che tale era la situazione lavorativa del giudice Ferraro. Dall'agosto del 2010 l'indomito giudice , ripartira', scegliendo la via della verita' e della legge, ricostruendo minuziosamente dati, fatti, ascendenze, rapporti, e poi, con ausilio di due avvocati coraggiosi, arrivera' letteralmente ad incastrare il primario del Santandrea con sue ammissioni inequivoche .
Nel frattempo tra minacce e pressioni, avvertendo come suo costume di magistrato impegnato , i colleghi di ufficio, scoprendo pero' che il livello di omerta' o partecipazione non passiva era piu' esteso all'interno dei vertici della Procura, di quanto avesse potuto immaginare, arrivera' sino al gennaio 2011,
Li' una ennesima riapertura del procedimento per "dispensa", per intimidirlo od eliminarne definitivamente la "ingombrante" e "autorevole" presenza.         
Ricostruira' anche le ragioni personali e antiche, antefatti da lui sottovalutati, da persona sana e serena , non in grado nemmeno di pensare a complotti orditi, allucinanti ed assurdi.
Al gennaio 2011 ripartito il tentativo, pronto al confronto con una realta' da lui prima non potuta cogliere , preparera' un memoriale che rimane pubblico agli atti della storia, denuncera' il tutto con una congerie di prove e dati , il 7 marzo del 2011, e continuera' a lavorare come sempre, sorvegliando la cordata criminale che lo aveva assediato.
Siccome le disgrazie o le fortune, a seconda dei punti di vista, non vengono mai sole, il Dottor Ferraro, per puro caso, non solo svento' con l'aiuto intelligente del suo personale un tentativo di infiltrazione del 14 e 15 marzo 2011 (una relazione di servizio che la dice lunga su quanto e come si muovesse attorno a lui) e vide uscire dalla stanza del collega che più direttamente sorvegliava (annotandone rapporti e frequentazioni in ufficio pomeridiane ed anomale) il 27 marzo 2011 alle ore 19 c.a , una bella donna mora che lo colpi' moltissimo. Li' per li' non dette alcuna importanza al fatto anche se aveva annotato che la cosa avveniva con molta circospezione e molta "discrezione" da parte del collega. Solo alcune settimane piu' tardi, leggendo i quotidiani, si pote' rendere conto che la signora bruna altri non era che Melania Rea od una donna identica a lei.
Forse era andata dal magistrato inconsapevole e ivi condotta, cadendo in un trappola, per denunciare l'attivita' di questi gruppi segreti, di queste cellule massoniche deviate, all'interno dell'Esercito e nella fattispecie pratica, della caserma Clementi di Ascoli Piceno; all'interno della quale svolgeva la sua opera il marito Salvatore Parolisi. Costui non faceva opera di seduzione solo a fini personali, ma in quanto forse poco cosciente partecipe dei programmi MK Ultra e Monarch che l'esercito sperimentava per fini segreti all'interno delle caserme per preparare e condizionare mentalmente individui e soprattutto belle ragazze da destinarsi a compiti speciali d'impiego.
Continuando nella sua crociata Paolo Ferraro pote' mappare con sicurezza tutta la rete di connivenze e di interessi innominabili ed impensabili che sottendevano il caso. Tra le scoperte piu' eclatanti ci fu la scoperta di una rete di psicologi e di psichiatri deviati che svolgono un'intensa azione fuorviante e condizionante all'interno della magistratura ed in piena sintonia con vertici deviati, e che facevano capo a tutta una serie di "intoccabili" alte teste d'uovo dei due settori, ma a loro volta erano in coordinata, necessaria sintonia con il mondo militare "omologo".
Il MEMORIALE, la MEMORIA sui fatti che legano partecipativamente gli "alcuni parenti" deviati ed irretiti, ed l'ESPOSTO/DENUNCIA/MEMORIA AL CSM ultimo, tutti muniti di link che collegano a documenti, audio registrazioni, banche dati e prove, sono  reperibili in INTERNET
(n.d.r. erano solo) nei siti della grandediscovery.
Da essi tratte le notizie e gli elementi sopra brevemente riassunti.
(n.d.r. nella home della piattaforma si consultino gli indici completi sistematici ed analitici dei siti incorporati  paoloferrarocdd.eu e grandediscovery.it)

La mossa di denuncia dei vertici della Magistratura romana alla Procura della Repubblica di competenza, cioe' quella di Perugia, fu un atto dovuto: la pratica e' giacente e ragionevolmente in via di completo insabbiamento come da miglior copione in materia.
La successiva convocazione presso la magistratura teramana, ivi sentito sulle attivita' deviate oggetto della sua denuncia e sulle prove , con riferimento generale alle vicende militari scoperchiate e alle cointeressenze connivenze e coperture, il suo deposito in quella sede della BANCA DATI del progetto MK-ULTRA ( da lui stesso messa a disposizione in rete ) il suo lavoro intellettuale e pubblico sono fatti notori .
Penso sia superfluo rimarcare la incredibile situazione psicologica che umanamente ha dovuto affrontare il magistrato, quale tipo di kafkiana realta' abbia dovuto ed ancora debba vivere una persona proba ed onesta, e quale sia la sua capacita'à di resistere con serenita' di fondo, mostrata a tutti.
Come al solito certe situazioni ti cambiano la vita: aprono orizzonti sconosciuti ed impensabili, distruggono certezze, credenze, rocciose certezze ideologiche ed aprono gli occhi mostrando che le persone per bene, oneste, probe e solidali non hanno colore, non hanno appartenenza politica od ideologica.
Ma solo chi e' dotato di un carattere morale a prova di bomba e, se mi consentite, di una fede incrollabile, puo' affrontare certe situazioni che potrebbero tranquillamente portare alla follia. Si ha la possibilita' di scoprire chi è veramente in buona fede, chi possa dare una mano, di chi fidarsi e di chi no e la sorpresa grande, per il Dottor Ferraro, e' stata quella di scoprire che sono stati molti leali ed in buona fede avversari politici a dargli una mano tra questi i "fascisti" di Forza Nuova ed il suo capo Roberto Fiore: sembra quasi una pena del contrappasso, calmierata dalla piacevole sorpresa che valori di fondo e valori fondati sulla persona e contro devianze poteri finanziari militari e deviati statuali accomunano ideologie antiche in fase di odierno consapevole e condiviso superamento.
Certe situazioni rompono gli schemi e spesso il soggetto diventa il polo di coagulo per tutti quelli che indipendentemente dal colore politico si riconoscono nella verita' e nella giustizia e sono disposti a lottare e, se necessario a sacrificarsi per esse.
Nel frattempo il giudice Ferraro e' stato fatto oggetto di attentati e di una campagna di diffamazione sorda e sotterranea: gomme tagliate al camper, telefonate minatorie, furto del camper medesimo, ma soprattutto la reiterazione del provvedimento di sospensione dalla professione di magistrato ed infine la dispensa dal servizio.
Ma la sua impostazione e battaglia, niente affatto individuale, ha fatto crescere la sua notorieta' e la stima di lui in svariato ambienti mentre un lavoro informativo e formativo durato un anno e mezzo stà dando primi corposi frutti nel paese ed ha tagliato trasversalmente istituzioni e forze politiche "decompatimentando" , come lui ama dire (mettendo tutti a conoscenza di tutto, soprattutto nelle parti delle istituzioni che invece lavorano sulla "compartimentazione " e/o compartimentate , cioè tenute all'oscuro di vicende e di informazioni generali o di altra specialita').
Ad oggi sta'  preparando un ultimo DOCUMENTO di esplosiva rilevanza con prove ulteriori e l'eco della sua battaglia vede attonita assistere una cospicua parte del foro di Roma e della magistratura , consapevole ormai.
La memoria esposto denuncia presentata dal giudice "anche" al CSM, che non ne ha tenuto conto, depositata il 9 ed emesso il provvedimento "preconfezionato"2 il 10 ottobre, quasi da locomotiva in discesa senza freni, e' stata seguita da altra memoria del 3 novembre, dal parere di dispensa del 6 dicembre, dal decreto del Ministro per dispensa del 7 gennaio 2013 . Risultava confermato il provvedimento di sospensione dalle sue funzioni lavorative fino al mese di dicembre trascorso il quale è stato destituito, destituito in maniera definitiva, salvo gli improbabili esiti favorevoli di una ulteriore fase di ricorsi amministrativi ed altri che seguiranno.
Ma gravi fatti ulteriormente scoperchiati aleggiano su un CSM sempre piu' messo all'angolo , per la prima volta da un magistrato "solo", onesto e "irriducibile" quando si parli di legalita' dello/nello Stato (vero) e di criminalita0, in colletti bianchi o meno.
Come vedete la vecchia Unione Sovietica ha fatto scuola insieme agli altri regimi totalitari violenti non legati al popolo: chi e' "pericoloso" insidiando lo status quo solo perche' persona pura e capace , da fermare, viene internato in un manicomio, o fatto passare da pazzo: certo i sistemi usati oggi in una repubblica democratica e libera sono molto piu' sofisticati e meno appariscenti di quelli che venivano posti in essere da un regime comunista, ma anche in regimi militari di ispirazione statunitense (il Cile di Pinochet), ma i fini sono sempre gli stessi; tentare di schiacciare chi vuole giustizia, chi lotta per la legalita' e la verita'.
Quello che davvero spaventa e' constatare il grado di corruzione, di coinvolgimento, di omerta' e di minaccia e di prostituzione a cui siano sottoposti gli organi dello Stato ed in particolare la parte deviata del Potere Giudiziario e di istituzioni come l'Esercito, che dovrebbero garantire la sicurezza e l'integrita' dei cittadini. Nel frattempo il duplice colpo di coda: la mancata concessione di sospensione della dispensa dal servizio da parte del tribunale amministrativo regionale del Lazio, con un provvedimento a dir poco, insensatamente apodittico, e il tentativo addirittura di nominare al giudice un "amministratore di sostegno".
Quel che rincuora e' che "vi e'¨ un giudice a Roma" ... e che nel caso di specie la macchina della distruzione e' almeno inceppata, non potendosi piu' architettare falsi e capziosi argomenti mentre si va dritti per provvedimenti insensati ed autoritari segnati da motivazioni apparenti , mentre la gente, di fronte ad un lavoro encomiabile di denuncia pubblica, sta' prendendo le misure con il tema dell'oggi: una alternativa epocale a poteri deviati ed oligarchie, per una società a dimensione vera umana e per una politica ricostruita dal basso come il nostro giudice va  predicando e mostrando .
L'utopia puo' divenire realta' ?!?! a breve ne avremo la conferma, o meno.
Nel frattempo il Governo del "golpettino " e il rinnovo della carica Presidenziale della Repubblica, evidenziano misure e scelte "estreme" che mettono ulteriormente allo scoperto la multinazionale trasversale delle massonerie, e la paura dei poteri forti (sempre meno forti, in realta', e sempre piu' costretti a gestire in emergenza vicende e fase storico politi
ca.

Luciano Garofoli






VICENDA DEL MAGISTRATO PAOLO FERRARO.
LA PROVA DEL GOLPE SCIENTIFICO TARGATO TAVISTOCK.


di Marco Attard

Era il 24 novembre del 2008 quando il magistrato Paolo Ferraro denuncio' episodi avvenuti tra l'8 ed il 18 novembre nell'appartamento situato nella citta' militare della Cecchignola dove conviveva da maggio dello stesso anno con donna, moglie separata di sottoufficale dell'esercito impiegato allo stato maggiore della difesa, a sua volta presentatagli (reiteratamente) da magistrato distaccato presso il Ministero degli Esteri ufficio legislativo. (le circostanze di contorno ma anche di contenuto sono state gia' spiegate piu' volte
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2014/01/tutto-torna-e-quadra-nei-minimi.html
https://paoloferrarocdd.blogspot.com/2014/08/un-bel-guazzabuglio-questa-e-la-trama.html ).
Per mezzo di registrazioni audio condotte privatamente dallo stesso Paolo Ferraro (allertato da esplicita richiesta di aiuto da parte del figlio minore della signora) si evince che quando egli non era presente nell'abitazione della Cecchignola entrava in azione un gruppo composto da sottoufficiali militari abitanti nel palazzo e nel quartiere, con lo svolgimento di attività anomale coinvolgenti donne, bambini e la particolare presenza di bambini ROM. La Procura ottenne la archiviazione della denuncia esattamente tre mesi dopo mentre nel frattempo il dott. Ferraro veniva circondato da alcuni colleghi della Procura di Roma (incluso l'allora procuratore capo Ferrara) i quali con varie pressioni piu' o meno violente lo invitavano a non approfondire la vicenda scoperta.
Il 23 maggio del 2009, sette mesi dopo la denuncia depositata e archiviata dalla Procura di Roma, il magistrato Paolo Ferraro che invece stava approfondendo i fatti e si apprestava ad una denuncia del tutto, subisce un sequestro di persona venendo prelevato presso la sua abitazione da una psichiatra, un medico, due agenti di polizia municipale e un'autista di ambulanza con tanto di infermieri, in un vero e proprio agguato concertato e in assenza non solo di qualsiasi presupposto ma altresi' di qualsiasi provvedimento formale. Media e complottistoidi parlano di un "TSO ingiusto" ma fu un solo un vero e proprio sequestro di persona (in quanto mancavano tutte le formalita'  necessarie per configurare un TSO oltreche' i presupposti di fatto) organizzato con urgenza a causa dei gravi fatti denunciati dal magistrato Paolo Ferraro che dal 2011 in poi verranno resi pubblici dallo stesso con ulteriori particolari sconosciuti al pubblico.
Dal sequestro di persona si passa ad un tentativo di eliminazione fisica del magistrato. Infatti, ad una persona mentalmente e fisicamente sana come il dott. Paolo Ferraro viene imposta la somministrazione di un antipsicotico dal nome "Risperdal", un neurolettico molto forte che inibisce i collegamenti chimici tra le sinapsi (intelletto).
La psichiatria deviata (ovvero la quinta colonna tavistockiana) sa benissimo che il risperdarolo somministrato ad una persona sana puo' danneggiare la complessa rete di fibre nervose che regolano il controllo motorio, provocando rigidità muscolare, spasmi e un abbassamento dei globuli bianchi. Come pure e' consapevolissima del fatto che il risperdarolo somministrato ad una persona sana puo' creare una perdita di coscienza causata dalla riduzione di flusso sanguigno al cervello oltre che portare infiammazione cardiaca e del pancreas (potenzialmente letale).
Ma in quel momento la parola d'ordine che la quinta colonna sotterranea faceva passare ai propri membri presenti nella magistratura e negli ambienti sanitari era: "bisogna eliminare il magistrato Paolo Ferraro", diventato troppo scomodo. Immesso nel perverso meccanismo del trattamento psichiatrico attraverso un sequestro di persona privo dei requisiti formali, ma impossibilitato a ribellarsi al ricovero in quanto qualsiasi reazione interpretata come "sintomo di patologia in atto" avrebbe fornito l'alibi per regolarizzare il trattamento, Paolo Ferraro ha dovuto suo malgrado sottoporsi a 9 mesi di tortura farmacologica.
Finito l'effetto risperdal, la procedura Tavistock si inserisce ancora una volta con attivita'  di pressione, minaccia diretta ed indiretta ed altre realizzate poi (taglio delle gomme del camper) proprio a partire dal momento in cui il dott. Ferraro riprende in mano vecchie e nuove prove che gli serviranno a capire ancora piu' a fondo cio' che gli era successo negli ultimi vent'anni della sua ben piu' che onorata carriera.
Guardando alla sua storia personale e professionale, Ferraro riconosce che la Quinta Colonna all'interno della Procura di Roma lo attenzionava gia'  dal 1991, anche perche' era il magistrato piu' brillante, capace e creativo (ha ideato poi un programma per la gestione integralmente automatizzata delle attivita'  procedimentali denominato "ATZ" che consentiva di gestire agevolmente circa 12.000 procedimenti penali l'anno senza intervento umano): quello che si mette in luce in un ambiente di lavoro piatto e con l'altissima probabilita' di aver rotto dinamiche di clan molto chiuse, tipiche della quinta colonna sotterranea.
Vent'anni di metodiche di infiltrazione che hanno letteralmente distrutto e interferito rapporti familiari e sociali intorno al magistrato (allora ignaro di un'attivita'  pianificata a suo danno) che con personalita' solida andava avanti addirittura sereno nonostante quello che gli capitava intorno.
Il nuovo assalto, dal 2005 in poi, dopo la grande inchiesta OIL FOR DRUG, organizzata gestita e portata a termine dal dott. Ferraro con sistemi informatici avanzati ed approntata in soli sei mesi, con 137 indagati , centinaia di intercettazioni, che scopre il doppio fondo del mondo dello sport amatoriale e del doping. Uno snodo essenziale anche per apparati e massonerie coperte.
Cio' che e' stato fatto al PM Paolo Ferraro e'  la sintesi di cio' che e' il progetto Tavistock e anche delle varie tecniche di analisi dinamica manipolazione e gestione delle vite individuali e degli organismi associativi, istituzionali e sociali: strumenti usati programmaticamente ed operativamente da servizi ed apparati deviati per le attivita'  di infiltrazione e governo ombra delle istituzioni.
Studiare attentamente la vicenda del PM Paolo Ferraro significa quindi avere la prova che il progetto Tavistock (con derivati progetti di analisi e governo delle dinamiche individuali e sociali) e' attivo sul nostro territorio con le sue tecniche utilizzate operativamente da servizi ed apparati militari per incidere anche sui tessuti istituzionali degli Stati.
La infiltrazione mediante il Tavistock come metodologia di attività elettiva fu proclamata dal direttore medico dell'omonimo Istituto della fondazione Rockfeller, il militare John Reese, sin dal 1949/1950: obiettivo arrivare al governo delle classi mediche e della magistratura negli altri stati (il golpe scientifico!).
Poi ci sono tutte quelle strani morti d'infarto di molti magistrati sicuramente non cardiopatici (ad eccezione della familiarità per il dott. Saviotti). Il 5 gennaio 2012 muore di infarto Pietro Saviotti, procuratore aggiunto a Roma. Era a capo del pool anti-terrorismo e dei reati in genere contro la personalità dello Stato. Un infarto stronca Pio Avecone, procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli. Il 25 luglio 2012 un camion si scontra frontalmente con una Land Cruiser che si dirige verso Otijwarongo in Namibia. I tre occupanti dell'auto muoiono sul colpo, tra loro c'e' il giudice Michele Barillaro. Qualche settimana prima, il 9 luglio, il ministero dell'Interno aveva tolto la scorta a Barillaro, gip presso il tribunale di Firenze. In seguito, il 16 luglio, Barillaro aveva ricevuto delle minacce contenute in una lettera recapitata all'Adnkronos. Il giudice Barillaro si occupo' tra l'altro del processo Borsellino ter. Il giorno successivo (26 Luglio 2012) moriva Loris D'Ambrosio di infarto fulminante senza che ne fosse disposta l'autopsia. Spariva cosi' il custode delle suppliche di Mancino, imputato al processo di Palermo per i collegamenti mafia-Stato. Ed infine il 13 ottobre del 2012 il procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna muore a 61 anni per attacco cardiaco. Caperna era il responsabile del pool dei reati contro la pubblica amministrazione ed in questa veste coordinava le indagini relative a fatti su corruzione, peculato ed altri. Era titolare dei casi Fiorito e Maruccio. Caperna si e' anche occupato dal caso Lusi, della vicenda della casa dell'ex ministro Scajola, dell'appalto nell'ambito dell'inchieste sul G8 della scuola Marescialli di Firenze, dell'indagine Parentopoli romana, del filone romano dell'inchiesta Parmalat, della presunta compravendita di senatori. Forse era scomodo anche perche' conosceva bene l'esistenza dell'indagine Fiori nel Fango 2, poteva riconoscere e conosceva la portata della vicenda Ferraro e sapeva bene del contesto in cui erano state portate a termine le iniziative contro il magistrato.
E poi c'eì l'Italia dei capi cattivi e dei cattivi colleghi che sparsi in tutta la nostra penisola tentano di distruggere gli elementi brillanti ed eccellenti attraverso violenze verbali e morali, attraverso attacchi alla vita privata e vessazioni in genere. Il lavoro per le vittime accerchiate diventa un incubo e le vessazioni da parte di cattivi capi e cattivi colleghi una regola. Cattivi capi e cattivi colleghi che per aver abbracciato il progetto in tutta la sua essenza riescono a fare carriere d'oro (con stipendi d'oro) e veloci ma non per meriti o capacita' ma per la destrezza di come utilizzano il modello. Il modello prevede che l'aggressione prenda avvio con una serie di episodi apparentemente casuali e scollegati.
Poi pero' l'attacco si fa sempre piu' chiaro anche per le vittime designate, poiché dotate di grande intuito, intelletto e di conseguenza di una marcata sensibilita'.
Questo trova conferma dalle ricostruzioni dettagliate e suffragate da prove del dott. Ferraro. Poi ci sono le sue specifiche analisi politiche storiche, frutto del lavoro piu' generale del dott. Ferraro e del gruppo CDD (Comitato Difendiamo la Democrazia), che aprono gli orizzonti della storia alle nuove consapevolezze dei progetti reali, di élites reali per un dominio reale, che stanno distruggendo dalle fondamenta l'impianto costituzionale del nostro paese.
E proprio nella e dalla vicenda, grazie alla intelligenza investigativa del dott. Ferraro, viene tra le tante una prova oggettivata ed incontrovertibile, diremmo unica per peso e intensità probatoria oggettiva in grado di svelare anche i moventi , di tali attivita': "SESSANTA SECONDI SVELANO ATTENTAMENTE VALUTATI PIU' DI MILLE DOCUMENTI"
 https://paoloferrarocdd.eu/news/sessanta-secondi-svelano-attentamente-valutati-più-di-mille-documenti-/

E, per una sintesi sempre a portata di mano:
LA GRANDEDISCOVERY per punti essenziali e metodo.
La semplice verita' e' che quello che ho scoperto e che mi ha portato a capire e' successo a me ed in quanto tale (anche se vi sono cose simili successe a molti, selezionati per colpirli) solo a me... e la scommessa e' stata dimostrarlo in todo ed in vitro facendolo rivivere integralmente in audio ed analisi. Dovete tutti aiutare me e voi a vivere l'esperimento reale e concreto che ho messo INTEGRALMENTE a disposizione .. perche' cio' apre cervello cuore istinto ed anima. Il resto, analisi e tutto, viene da solo ... o si capisce solo con la integrale intelligenza di un reale NON PROPRIO rivivendolo anche interiormente come proprio. Solo cosi' il sapere REALE OGGETTIVO scientifico si trasmette profondamente e realmente. Ecco perche' la mia attenzione agli audio ed a vari aspetti emotivi descritti. LA GRANDEDISCOVERY E' UNA GRANDE SCOMMESSA, la prima della storia ... Questo e' certo .. per tutti gli elementi e le realta' che vi confluiscono e per la intermediazione sui vari piani da me gestita e portata avanti . Entrare e capire, far entrare e far capire. Questo il compito collettivo primario, contrastando i disinformatori e le manovrette atte a cercare di togliere dimensione ed idea al tutto. Poi le analisi più storiche o sofisticate ed il progetto che stiamo costruendo.

INDICE DI RIFERIMENTO GENERALE [ n.b. tutti i links si riferscono nel 2013 alle versioni pubblicate si vari siti ,a dal219 tutto èomcorporato e rivenibile anche sulla piattaforma ILFILODELMAGISTRATO

Per chi non conosce le vicende a monte ed a valle. Esse sono ben semplificate nell'articolo
 https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/05/ce-un-giudice-roma-una-organizzazione.html 

e ben analizzate con riferimento alla vicenda a monte nell'articolo di Enrica Perrucchietti
 https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-caso-paolo-ferraro-e-il-caso-melania-rea-trascritto-da-tre-stupendi-articoli-pubblicati-a-firma-di-enrica-perruccchietti-/
estesamente ricostruite nel memoriale
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/04/1-la-grande-discovery-memoriale.html

approfondite sulla pista familiare e sull'uso eterodosso di giudizio civile
 https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/a2-la-grande-discovery-pista-familiare-uso-eterodosso-del-divorzio/

portate a valutazione con dati audio e brogliacci a player integrato
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/a3-la-grande-discovery-brogliacci-con-audio-e-video-/

aggiornate con dati ed elementi valutativi attraverso i tredici post ordinati
 https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/notizie2/newscbm_672334/100/

sviscerate criticamente in sintesi nella lettera aperta al giudice Ciancio integrata con player audio e contestualizzazione di audio
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/05/marra-le-massonerie-deviate-il-giudice.html

 e del pari pubblicate sinteticamente nella successiva lettera all'Aggiunto Ilda Bocassini
 https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/06/cara-boccassini-quello-contro.html  ,
entrambi le lettere parto dell'AVV. Marra Alfonso, con qualche integrazione successiva per rafforzarle con prove e documenti audio immediatamente vagliabili,

chiarite per gli antefatti anche lontani nei memoriali esposto del 9 ottobre 2012
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/10/4-memoria-esposto-del-9-ottobre-2012.html
e del 3 novembre 2012
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/11/5-memoria-esposto-finale-del-3-novembre.html  .

Una sintesi iniziale e' fornita dalla intervista riportata in calce alla mail informativa
 https://cddindex.blogspot.it/2013/04/mail-alla-cortese-attenzione-dei.html , e lo sviluppo di analisi nei post dal maggio 2013 al maggio 2014 in tutti blogs del CDD e primo di essi nel blog paoloferrarocdd.eu  portano a compimento tutti i dati acquisiti e la ricostruzione del quadro generale di riferimento.

Per i pigri inguaribili semplifichiamo qui: un magistrato (noto, impegnato e ancor piu' stimato nel mondo giudiziario romano) viene "messo in mezzo " con tecniche varie in stile servizi deviati, ma scopre sempre qualche minuto prima quello che non doveva scoprire e che svela un intero vaso di pandora coinvolgente anche mondi militari ed altri ( oltre quello che gli accadeva vicino).Per tappargli la bocca, visto che continuava ad approfondire e capire, lo sequestrano con una attivita' costruita a tavolino dalla psichiatria deviata secondo i moduli dell'ancient Tavistock Institute (ti accerchiano, distruggono famiglie e situazioni personali e poi cercano di tombare il tutto compreso l'accerchiato). L'operazione non riesce per vari motivi, tra cui carattere coriaceo e speciale attitudini della vittima predestinata, così come falliscono i vari tentativi di inserire step e profili nella vita dello stesso magistrato, un po' ingenuo e puro ma tanto tanto odiosamente intelligente .Di fronte ad una valanga di prove montante cercano di delegittimarlo per la via della ignominiosa dispensa dal servizio, ma questa e' talmente incongrua sul piano della nota e reale professionalita' del magistrato che fanno l'ennesimo autogol. Non paghi perseguono la via del distruggerlo tramite la morte civile e l'infangamento e sinanche la nomina di amministratore di sostegno, dopo aver avviato lo strangolamento economico destituendolo dal servizio. Centinaia di conferenze, interviste e trasmissioni , dieci canali video, centinaia di migliaia di notizie e video in rete, la sua presentazione alle elezione come capolista al Senato in varie regioni e la crescita irrefrenabile della coscienza collettiva nonche' il suo impegno politico e nuove e dettagliate denunce tutte arrivate a tutti i gangli dello Stato, fanno da contorno alle ulteriori ultime iniziative, sempre piu' caotiche, disordinate, confuse ed improvvisate a suo danno .Mentre si comincia a delineare concretamente una Truman Show story reale ma da leggenda, con tanto di rivelazione da ascolto di tecniche di trattamento mentale, prove concrete verificabili da chiunque, in concreto, di attivita0 criminali etc etc ... siamo in attesa della giustizia, ormai tuta allertata ..

La accurate analisi e conferenze sul TAVISTOCK hanno conferito peso e spessore storico documentale al tutto e si trovano in tutti i blog del CDD e nei canali video ... Qui ad esempio una breve sintesi che dopo aver ripercorso il tutto consente di entrare nella descrizione di una esperienza visibile ..e percepibile (almeno nei miei intendimenti)
  https://www.facebook.com/notes/paolo-ferraro/ritrovando-notizie-preziose-sulla-indagine-fiori-nel-fango-riprendendo-i-post-11/613680978725891
 Le singole denunce e prove piu' concrete ed esplosive pubblicate tra gennaio e Aprile 2014 chiudono poi il quadro, e costituiscono, almeno in un caso eclatante,
LA PRIMA OGGETTIVATA ED INSUPERABILE PROVA DELLLA ESISTENZA DI UN APPARATO NAZI.KOMM e DI METODOLOGIE TAVISTOCK applicate da apparati con collaborazioni e complicita' necessarie, a danno di un MAGISTRATO e per fini di destabilizzazione programmati (e falliti, salvo costituire alibi per eliminarlo dalla magistratura)
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/sessanta-secondi-svelano-attentamente-valutati-pi%C3%B9-di-mille-documenti-/

Ma le prove dirette circa interrelazioni tra mondi esoterico deviati di elite ed elite militari vengono direttamente dalla versione di UNA diretta persona interessata a vicende e con un ruolo segnificativo quantomeno come donna e moglie di generale dell'esercito
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/stefano-pesci-vertici-militari-magistratura-romana-dal1985-ad-oggi-per-la-commissione-di-inchiesta-e-le-interrogazioni-parlamentari-che-squarceranno-le-nebbie-del-porto-dei-rifiuti-nocivi-e-mortali-/
 
E la integrale ennesima contestualizzazione dei dati della Cecchignoa segue una completa ricostruzione fatte in altri post di tutto tutto ma proprio tutto il ricostruibile oggettivamente con metodo e dati verificabili
 https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/quello-che-teme-una-complessa-organizzazione-criminale-niente-affatto-invincibile-disvelata-definitivamente-struttura-e-gli-intrighi-criminali-a-partire-proprio-dal-caso-paolo-ferraro-e-dalla-grande-discovery-grillo-marra-fiore-lannes-ferraro-e-/

La conferma ennesima della sottoposizone di uno dei migliori magistrati a metodologie TAVISTOCK per oltre venti anni viene poi da un altro soggetto informato.
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/mondo-tavistock-colloquio-registrato-a-prova-paolo-ferraro-attenzionato-dal-1977-per-intelligenza-e-capacita-si-infrange-sulla-nota-vicenda-un-intero-percorso-storico-coperto-/

E ovviamente non si parla di "Fantozzi" nel nostro caso: E' il TAVISTOCK project o suoi moduli ed i protocolli e modelli realizzati per attenzionare accerchiare e distruggere persone e rappresentanti di elite e introdurre il modulo del"basso livello "e del "basso profilo" a copertura utiizzato proprio da appartenenti e rappresentanti dell'apparato.
 https://attardmarcocdd.altervista.org/fantozzi-non-centra-e-il-tavistock/
 

Sicche' oggi possiamo dire per intero messa al nudo non solo la SUPERGLADIO ma anche il TAVISTOCK INSTITUTE (method and project) ma anche e soprattutto LA CORDATA "PAPE' ... ALEPPE" ED IL CONTROLLO DI LEGALITA' INVERTITO DELL'ECONOMIA, DELLA INFORMAZIONE, DELLA SOCIETA' E DELLA FAMIGLIA sui vari piani a partire da quello giudiziario per poi passare per quello socio-psichiatrico strettamente collegato.
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/11/7-la-cordata-pape-aleppe-e-ilcontrollo.html
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/la-magistratura-e-il-cavallo-di-troia/
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-grande-demiurgo-i-venerabili-maestri-il-nuovo-leviatano-i-giudici-sono-una-supercasta-/
 
ma anche tutte le vicende del progetto, le articolazioni sociopolitiche, le caratteristiche di elite soprattutto militare e psichiatrico-giudiziaria dell'apparato portante-
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/la-magistratura-e-il-cavallo-di-troia-/
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-grande-demiurgo-i-venerabili-maestri-il-nuovo-leviatano-i-giudici-sono-una-supercasta-/
e tutti gli altri profili informativi, tutti rintracciabili e vagliabili nel sistema informativo del CDD e del dott. Paolo Ferraro (siti, blog e facebook e canali video).

Marco Attard




n.d.r. Contrario alla pubblicazione di questa terza parte dell'articolo di Enrica Perrucchietti,   mi  opposi telefonando alla redazione della rivista ed argomentando sul taglio  complottista  e sull'approccio "occultistico" a mio avviso  dannoso anche per la stessa mia  immagine. Esagerai,  forse, e comunque appare  ragionevole che un magistrato sotto attacco volesse evitare. L'articolo  venne publicato su un sito dopo quattro mesi. Passati alcnni anni,  sulla vicenda miltar civile attorno a Melania Rea ho infine avuto infine il tempo di redigere un mio articolo che ricostruisse i soli fatti da me indicati e proponesse almeno un ragionamento verificabile sulla portata della vicenda che non era stata toccata dalle sentenze  di condanna di Parolisi ."La svastica ed il germoglio"
 

 
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Parte terza
di Enrica Perucchietti

Parte terza pubblicata su sito Voci della strada il 15 marzo 2012«Cari amici la soluzione del caso di Melania Rea è molto semplice: Salvatore Parolisi risulta essere legato alla filiale italiana del "Tempio di Set" che si trova a Napoli, setta fondata dal Tenente Colonnello Michael Aquino nel 1975, un esperto di altissimo livello di Psicologia Operativa legato al progetto Monarch del programma MK-ULTRA».
Questo è un estratto di una dichiarazione postata dal ricercatore ex Illuminato Leo Lyon Zagami su facebooke poi ripresa da numerosi siti internet e quotidiani on line (https://www.newnotizie.it/2011/06/27/melania-pm-sospeso-legale-ferraro-minacciato-militari/) in merito al noto omicidio di Carmela Rea detta Melania.
Ho chiesto subito ragguagli a Zagami che mi ha inviato un vecchio video del periodo in cui apparteneva ancora alla Loggia di Montecarlo e in cui constatava la pericolosità di Aquino, concludendo: «andatevi a studiare la metodica e il lavoro di Aquino - ha invitato Zagami - e vedrete che non sono solo speculazioni e mere affermazioni campate in aria. Purtroppo il segreto di stato in seguito tenderà a coprire certe verità, vista l'implicazione dei servizi segreti americani, ma i rituali descritti da Parolisi sono quelli in uso nel Tempio di Set e il fatto che abbiano la loro base operativa a Napoli e dintorni non pone di certo in loro favore. Questa informazione mi è stata data in maniera molto riservata anche da una fonte interna ai servizi segreti militari».
Seguendo superficialmente questa ipotesi di lavoro si sarebbe inclini a condannare Parolisi come l'esecutore materiale del delitto, sulla base della sua presunta affiliazione al Tempio di Set.
Ma i delitti rituali di matrice massonica o semplicemente satanica ci hanno insegnato - per quel poco che possiamo aver imparato dal "di fuori" - che la realtà non è mai quello che sembra: in questo campo si deve abbandonare purtroppo la logica aristotelica per calarsi nel mondo infero del cosiddetto "satanismo". Da qui l'uso psicotico del simbolismo e della numerologia a sfondo rituale, chiave e matrice di un pensiero irrazionale che cerca di proiettare sulla realtà credenze di carattere magico e occulto che solo se interpretate in chiave esoterica possono svelare le dinamiche che queste società segrete portano avanti da secoli...In fondo, da Jack lo Squartatore agli inspiegabili delitti di giovani donne o bambini dei giorni nostri, molto poco abbiamo compreso, ostinandoci a non voler comprendere che proprio a fianco a noi esiste un apparato segreto con infiltrazioni in tutti gli ambiti del reale.
Questo mondo sotterraneo utilizza, per dialogare e per farsi riconoscere dagli altri affiliati, un linguaggio e categorie di stampo esoterico all'apparenza incomprensibile. Solo all'apparenza.
Melania in Procura
Partiamo dalla fine, ovvero dall'omicidio Rea.
Le dichiarazioni di Zagami, la cui verifica di attendibilità lasciamo agli inquirenti che stanno ancora indagando sulla misteriosa morte di Melania, si ricollegano alla testimonianza del PM romano, Paolo Ferraro (https://sitoaurora.splinder.com/post/24712973/carmela-melania-rea-vittima-di-una-setta-militarmassonica) che ebbe modo di raccontare ad alcuni giornalisti di aver incontrato Melania, esattamente un mese prima dell'omicidio, presso la Procura di Roma.
Ferraro stesso mi raccontò di essere sicuro al 99% di aver visto Melania uscire dall'ufficio di un suo collega procuratore, che a quel tempo stava tenendo d'occhio per i presunti legami di questi con la massoneria deviata. Fuori dai denti, Ferraro ha ammesso che la donna che gli passò davanti ( n.d. r. la vidi appena uscita da una stanza accanto alla mia a sinistra e fuori la aspettava l'uomo descritto alla Procura di Teramo ) era talmente bella e carica di fascino che gli rimase scolpita nella memoria. Alta, bruna, mediterranea, dall'andatura sensuale, aveva però i capelli ondulati che le cadevano sulle spalle.
Appena un mese dopo, quando la foto di Melania Rea venne trasmessa per la prima volta da tutti i notiziari e poi pubblicata dai quotidiani, dubitò che fosse lei solo per il dettaglio dei capelli che in tutte le immagini risultavano essere lisci. Quando finalmente vide una foto di Melania con i capelli al naturale, ossia ondulati, fu assolutamente certo che era proprio la donna che aveva incontrato quel giorno in Procura. Se teniamo fede alla testimonianza di Ferraro, sorge il dubbio sul motivo della visita della donna da sola alla Procura di Roma, ben lontana da casa. Il magistrato mi ha confessato di credere ( n.d.r. raccontato di aver ipotizzato ) che Melania si fosse rivolta a quel suo "collega" per denunciare un comportamento del marito, atteggiamento coerente con la ricostruzione della polizia che ha descritto una Melania furiosa per la relazione di Parolisi con la giovane soldatessa Ludovica Perrone: proprio Melania avrebbe minacciato Ludovica di rovinare la carriera a lei a al marito se quella liaisonnon fosse finita, tirando in ballo presunte conoscenze del padre e del fratello appartenenti all'Aeronautica italiana. Ora, questa interpretazione dei fatti, non è l'unica plausibile. La presenza di Melania in Procura si può interpretare in diversi modi: secondo la ricostruzione di Ferraro la donna si sarebbe rivolta a un magistrato - forse amico di famiglia o indirizzatole da qualcuno legato all'ambiente militare - per scoraggiare la relazione clandestina del marito o addirittura per denunciare gli abusi che avvenivano nella caserma di Ascoli Piceno dove prestava servizio il marito. I presunti festini, forse addirittura orge, l'abuso di droghe e le violenze sulle giovani reclute sono emerse in fretta e tanto in fretta messe a tacere, una volta che gli inquirenti hanno iniziato a indagare sul passato del caporalmaggiore. Difficile che la moglie ne fosse completamente all'oscuro. Forse che si riferisse a questo quando minacciò Ludovica di rovinarle la carriera rendendo noti certi dettagli? Di certo la notizia della relazione tra il marito e una recluta non sarebbe stata una notizia così sconvolgente da far finire nei guai i due amanti e da spingere Parolisi a uccidere la moglie. Il divorzio anche se in un ambiente "tradizionale" ancora legato ai valori famigliari non sarebbe stato un vero e proprio "scandalo". Neppure la presunta eredità che Salvatore stava "aspettando" giustificherebbe un gesto così estremo, sebbene l'uomo, dai messaggi che si scambiava con l'amante su facebook, sia emerso come evidentemente esasperato.
La pista passionale non giustifica tutta una serie di dettagli che sono emersi durante le indagini e che aprono alla possibilità che dietro l'omicidio ci sia la regia di una società segreta con evidenti infiltrazioni nell'esercito.Misteriosi rituali in casermaVi è anche la possibilità che Melania sapesse già dei rituali che avvenivano in caserma e di un ipotetico protocollo legato al progetto Monarch di addestramento e manipolazione mentale a cui venivano sottoposte le giovani reclute, e di cui Michael Aquino era un noto esperto ancor prima di entrare a fare parte della Chiesa di Satana e di fondare poi nel 1975 il Tempio di Set. In questo senso Melania può però essersi infuriata alla notizia del legame ormai consolidato tra il marito e Ludovica e ciò avrebbe potuto spingerla a confidarsi con un "amico" di famiglia, che, tra l'altro, secondo Ferraro, avrebbe il compito, nell'ambiente della massoneria infiltrata nella Procura romana, di dissuadere le giovani mogli o i vari testimoni a "denunciare" i soprusi o le violenze che vengono scoperte in ambito famigliare. Può essere successo così anche con Melania? Questo magistrato può aver tentato di dissuaderla ma vedendola irremovibile può aver dato l'allarme ai superiori, causandone così la morte (per mano del marito o di chi per lui). Lo scandalo in questo senso sarebbe derivato dalla rivelazione di "segreti" militari, non di una semplice relazione extraconiugale. Oppure, ancora, Melania conosceva perfettamente ciò che avveniva nella caserma perché anch'essa - venendo tra l'altro da un ambiente militare - era una "sacerdotessa" dei rituali che ivi venivano svolti? Per questo sembrava così "sottomessa" alla volontà del marito a cui aveva perdonato quella che sembrava essere solo una scappatella? Per questo si costringeva a digiunare per assecondare il desiderio dell'uomo che la voleva ancora più "magra"? O la sua anoressia dipendeva dalla frustrazione del tradimento? Non lo sapremo mai, ma sono le uniche ipotesi possibili se la donna effettivamente incontrata da Ferraro in Procura era veramente Melania Rea. Se prendiamo per vera la testimonianza del PM, Melania si sarebbe rivolta a qualcuno di cui si fidava e forse da questi sarebbe stata tradita, messa sotto controllo e dopo aver compreso le intenzioni della donna di rendere pubblici certi "segreti", messa a tacere definitivamente.Pista satanica?A ciò aggiungiamo la dichiarazioni di Zagami, ovviamente da confermare, di un ipotetico legame di Parolisi con il Tempio di Set. È abbastanza plausibile che Parolisi avesse il ruolo di addestrare le reclute secondo una metodologia che sfociava nella manipolazione mentale, seguendo un protocollo molto, troppo simile al Monarch: droghe, violenze, sesso, abusi. Una testimone parlò agli inquirenti di una specie di rituale che prevedeva l'uso di candele nere mentre la "vittima" era legata al letto. Se Parolisi fosse stato anche affiliato al culto satanico fondato dal colonnello Michael Aquino, la faccenda assumerebbe dei connotati più precisi e drammaticamente più inquietanti. Se così fosse, cioè, sarebbe confermata la pista rituale non solo dell'addestramento che veniva svolto nella caserma, ma anche dell'omicidio di Melania. Ricordiamo infatti che la filiale napoletana del Tempio di Set è l'unica ufficiale esistente in Italia e i suoi proseliti furono già accusati di aver organizzato una messa nera nei sotterranei dello stadio San Paolo...La Chiesa di SatanaFondato il 21 giugno 1975 da Michael Aquino dopo uno scisma dalla Chiesa di Satana di Anton La Vey, il culto del Tempio di Set si distingue dal credo razionalista professato da La Vey per abbracciare una concezione più occultadi Satana inteso come un vero e proprio essere personale. La Vey, infatti, nella sua Bibbia Satanica, precisava che Lucifero rappresenta l'energia vitale dell'uomo, «il fattore bilanciante della natura» e tutto ciò che è chiamato "peccato", ovvero l'appagamento dei sensi, partendo dal presupposto che l'uomo è principalmente un animale, una creatura egoista e violenta: «Godetevi il meglio della vita. QUI E ORA» invitava La Vey, facendosi cultore della Via della Mano Sinistra e dichiarando infatti che, «il satanismo [...] è la religione della carne, della mondanità, della sensualità». Detto ciò, dobbiamo però riconoscere a sostegno di La Vey, che costui non ha mai teorizzato il sacrificio umano né ha ritenuto che il Diavolo esistesse come creatura personale tanto che per lui la messa nera valeva come un semplice psicodramma: «il Satanismo è una forma di egoismo controllato. Questo non vuol dire che non devi mai fare nulla per gli altri. Se fai felice qualcuno a cui tieni, la sua gioia ti darà un senso di gratificazione». Purtroppo, come spesso capita, il suo pensiero è stato stravolto, travisato e confuso con emanazioni deteriori e successive del suo credo: egli, infatti ammoniva gli occultisti sostenendo che il vero mago non ha bisogno di spargere il sangue di vittime innocenti (e tantomeno di vergini o bambini!) per ottenere un risultato, perché «la liberazione di queste forze magiche NON è provocata dal reale versamento di sangue, ma dalla morte sofferta dell'essere vivente!», ossia dalla scarica bioelettrica che l'iniziato deve imparare a trarre «dal suo stesso corpo, invece che prenderla da una vittima innocente e non disposta!». La Vey giustificava invece la maledizione di coloro che si fossero resi colpevoli di crimini reiterati, cosa che fece egli stesso scagliando un incantesimo di magia nera contro Sam Brody, avvocato e compagno dell'attrice Jane Mansfield, Gran Sacerdotessa della Chiesa, reo di averla allontanata dal culto. Purtroppo a farne le spese fu la stessa attrice che morì insieme all'amante in un tragico incidente d'auto. Illesi i tre figli della donna avuti da Mickey Hargitay, che riportarono solo lievi ferite, tra cui Mariska, divenuta celebre attrice nel ruolo di Olivia Benson in Law and Order. I fedeli del Culto credettero ovviamente che il maleficio di La Vey avesse funzionato, i razionali non poterono che ridere di ciò bollandolo come una mera coincidenza: semmai la consapevolezza dell'anatema può aver agito sulle vittime a livello inconscio causando nel guidatore uno stato di angoscia che potrebbe esser sfociato in momento di disattenzione, causando così l'incidente. Ci ritroviamo di fronte all'arcaico dilemma tra i fautori dell'efficacia della magia e i suoi detrattori. Ciò che qui conta è che chi compie un certo tipo di rituali o materialmente dei crimini a sfondo cerimoniale "creda" che le forze occulte possano essere evocate attraverso adeguate pratiche e mediante un rigoroso seppur parossistico ricorso alla numerologia e al simbolismo. Ciò che crediamo noi conta davvero poco: i ricercatori, così come le vittime, si trovano dinanzi a un sistema segreto, occulto, gerarchico, chiuso, davanti al quale non possono che rimanere annichilite. Se si vuole invece cercare di comprendere le ragioni dei delitti rituali, non si può che scendere agli Inferi e da novelli Ulisse o Enea, consultare le stesse fonti a cui possono attingere coloro che credono a questo genere di cose. Ricordandosi, ovviamente, di risalire poi dal viaggio verso le Inferiora Terrae, come ben insegna il motto alchemico del VITRIOL1...Il Tempio di SetSe per il razionalista La Vey Satana rappresentava «il carnale, il materiale e gli aspetti mondani della vita», per Aquino, invece, Lucifero era un vero e proprio "essere personale" che andava adorato al posto del Dio biblico. Dopo aver invocato Satana e aver ricevuto in risposta un messaggio che trascrisse in The Book of the Coming Forth By Night e che divenne il testo fondamentale del credo (nel quale il Diavolo dichiarava di chiamarsi Set e che Satana fosse soltanto il suo epiteto ebraico), Aquino, memore della sua esperienza nel controspionaggio e nel progetto Monarch, estremizzò il concetto di "egoismo animale" teorizzato da La Vey codificandolo nella cosiddetta "piccola magia nera" La piccola magia nera, intesa a manipolare gli altri e l'universo in generale, «consiste nel far accadere qualcosa senza spendere il tempo e l'energia necessaria per farlo accadere attraverso un processo diretto di causa ed effetto», ove Aquino intendeva l'arte della manipolazione «grazie a semplici trucchi di disinformazione fino a una manipolazione estremamente sottile e complessa dei fattori psicologici nella personalità umana». A questa aggiunse una "grande magia nera" (che trae gli incantesimi dalla Golden Dawn e dagli insegnamenti magici di Aleister Crowley) legata invece a una rivisitazione del mito gnostico secondo cui il Principe delle Tenebre sarebbe invece un Portatore di Luce (come indica il nome Lucifero), una sorta di ribelle Prometeo che avrebbe consegnato la conoscenza agli uomini nonostante il divieto del geloso e sanguinario Dio biblico. In questo senso il "peccato originale" assume un significato opposto a quello cattolico. L'uscita dall'Eden e dall'alveo del malvagio dio biblico andrebbe interpretato come una presa di coscienza e di conoscenza dell'uomo primigenio che, grazie all'intervento del Serpente, scopre il modo per divenire egli stesso un dio, attraverso la legge Fa' ciò che Vuoi di Crowley, intesa nel senso più alto come conseguimento della propria autentica volontà (da non confondere con i bassi istinti). In questo senso l'emancipazione dalla legge jahvista conduce l'Uomo Primo verso un cammino per il conseguimento della sua stessa deificazione: ecco che l'Uomo si fa Dio.XeperLa filosofia setiana aspira infatti a conseguire un supremo autocontrollo (xepering) e a ottenere il controllo sulla natura e sugli altri mediante la piccola magia - che risente come abbiamo visto della metodologia acquisita da Aquino ai tempi del controspionaggio. Il Tempio di Set rifiuta il nichilismo e l'edonismo superficiale della società moderna per privilegiare un sentiero di conoscenza e potere: il suo ideale è "Essere è Conoscere", l'opposto della filosofia orientale che ricerca invece la liberazione nei dettami mistici della Via della Mano Destra partendo dal presupposto che "Essere è Sofferenza".I Setiani, sebbene credano in una divinità nel senso letterale, non adorano però Set nello stesso modo in cui i Cristiani adorano Dio: essi venerano Set in quanto rappresenta per loro una coscienza più profonda e la forza individuale sprigionata può renderli simili a un dio. Il fine ultimo dei Setiani è infatti quello di raggiungere questa più alta consapevolezza spirituale e più profonda conoscenza del sé. Tale processo di attualizzazione del sé è chiamato Xeper, un termine egizio che significherebbe secondo Aquino "venire alla luce": anche per questo Lucifero, come abbiamo visto, è il portatore di Luce. Così la messa nera ha varie modalità di celebrazione, mentre gli altri riti sono rigidamente definiti. L'autorità esecutiva risiede invece nel "Consiglio dei Nove" che nomina il Sommo Sacerdote e il Direttore Esecutivo. Sei sono i gradi di appartenenza e l'affiliazione al Tempio è segreta e nota solo al Sacerdoti competenti.Per questo una presunta affiliazione di Parolisi alla filiale italiana del Tempio non è verificabile se non da membri interni al gruppo o da alti rappresentanti della massoneria o di altri culti legati al Tempio.NumerologiaMa non è tutto così "semplice" come i Media o alcune fonti di controinformazione vorrebbero farci credere. Né è così evidente che il colpevole sia effettivamente Parolisi, nonostante sia indubbio che abbia raccontato (male) una marea di bugie, ai famigliari e agli inquirenti, rendendosi sicuramente "colpevole" agli occhi dell'opinione pubblica. Neppure la pista "passionale" è scontata, perché alla luce di parecchi indizi si sarebbe portati a definirlo un omicidio premeditato.Per comprendere questo genere di delitti, occorre scendere allo stesso livello dei mandanti/esecutori, che nei crimini rituali fanno ricorso a un parossistico quanto patologico utilizzo della numerologia e del simbolismo. Anche nel caso dell'omicidio di Melania il ricorso a una chiave esoterica del delitto può gettare luce sul movente, senza però arrivare a identificare il o gli esecutori materiali. Può servire da ipotesi di lavoro tenendo conto che costoro agiscono ricreando un tessuto del reale infarcito di numeri, simboli, nomi.Secondo la testimonianza di Parolisi la moglie sarebbe scomparsa il 18 aprile scorso intorno alle 15 sul Colle San Marco di Ascoli Piceno, dov'erano andati insieme alla figlioletta Vittoria di 18 mesi per trascorrere qualche ora all'aria aperta. Melania si sarebbe allontanata per cercare la toilette di uno degli chalet di zona, dal quel momento non sarebbe più tornata indietro. Dopo una ventina di minuti, non vedendola tornare, Parolisi avrebbe chiamato i soccorsi, facendo così scattare le ricerche di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Vigili urbani, Soccorso Alpino e Corpo Forestale dello Stato. Le unità cinofile attive sul posto fiutarono una pista che portava fino a un sentiero che sfocia in un piccolo corso d'acqua non distante da una strada dove un'auto avrebbe potuto prelevare la donna fino a Colle San Giacomo dove dopo due giorni, il 20 aprile, venne ritrovato - in seguito a una segnalazione telefonica anonima - il cadavere martoriato da 35 coltellate. Sulla salma, infatti è stato rinvenuto il segno di un puntura e non si esclude che Melania sia stata narcotizzata e uccisa altrove. Il corpo è stato ritrovato solo due giorni dopo la sparizione a Ripe di Civitella, a circa 18 chilometri di distanza da Colle San Marco lungo la strada provinciale 35.Ora, il ricorrere dei numeri 18 e 35 è evidente, e se si suppone una matrice rituale, non può essere casuale. Parolisi è caporalmaggiore del 235° reggimento della caserma di Ascoli Piceno. 3+5=8, che negli Arcani Maggiori dei Tarocchi rappresenta la Giustizia, ovvero l'obbedienza come nel caso di Parolisi, militare. Legato al numero 8 il caporalmaggiore assume la connotazione di un sacerdote intermediario con Potenze Superiori (militari, o setiani?) a cui avrebbe rivolto la propria obbedienza mantenendo un segreto e in questo senso rappresenterebbe Giove (ma anche il Papa, che corrisponde al numero 5 dei tarocchi che analizzeremo tra poco). La Giustizia rivolta in questo caso nei confronti della vittima che porta sul corpo il segno di 35 coltellate (3+5=8) indica che è stata consumata una condanna tramite un giudizio imparziale emesso per un "tradimento". Il tradimento in questione sarebbe stato quello di Melania, pronta a rendere pubblica la relazione del marito con Ludovica e, forse, i segreti della caserma dove venivano addestrate le reclute. Infatti il numero del giorno della morte di Melania, il 18, indica l'Arcano della Luna che se da un lato è legato alla femminilità, alla Madre, dall'altra indica la presenza di segreti, di un tradimento e di una forte gelosia - il sentimento che avrebbe accecato Melania pronta a rovinare la carriera del marito. La Luna indica inoltre la divulgazione di un segreto e il rischio di uno scandalo.Il corpo dissanguatoNella numerologia il 18 è legato anche al sangue e al cadavere. Da notare che, come negli omicidi rituali, il corpo di Melania è stato trovato dissanguato... Come si trova scritto in Levitico 17, 11 «La vita della carne è nel sangue»: da ciò deriva il divieto ebraico di mangiare carne con sangue. All'opposto nei rituali cruenti, satanici o non (come quelli atzechi), le vittime vengono dissanguate e il sangue fatto colare sopra e lungo l'altare (sia esso in pietra o rappresentato dal corpo di una donna come nelle messe nere del satanismo di stampo ludico od occulto). In questo senso l'omicidio rituale di Melania sembrerebbe riproporre una ritualità simile al "sacrificio di riparazione" descritto in Levitico (Lv 5, 8; 7,1; 17,11). Ma in questo caso a essere sacrificata - proprio durante il periodo pasquale, ovvero il lunedì successivo alla domenica delle Palme - sarebbe stata Melania intesa come l'incarnazione della Dea Madre (o della sacerdotessa), come indicato cabalisticamente anche dal cognome della vittima: Rea.Rea, la Dea MadreNella religione greca, infatti, Rea rappresentava la Dea Madre e della Terra, associata poi alla divinità anatolica Cibele, venerata come Dea Madre, patrona della natura e dei luoghi selvatici, mentre presso i romani Rea veniva invece considerata la Magna Mater Deorum Idaea, associata inoltre a Opi, divinità del raccolto e compagna di Saturno. Saturno - che in questo caso sarebbe da identificare con Parolisi - inoltre è associato al carcere e a un periodo forzato di solitudine... Non per nulla Rea è il nome di uno dei satelliti di Saturno, che nell'alchimia, invece, rappresenta il grezzo elemento del piombo che deve essere trasfigurato in oro in seguito a un lungo processo di lavorazione.Il numero del reggimento dove prestava servizio Parolisi è 235 che dà come somma 2+3+5=10 che negli Arcani maggiori dei Tarocchi corrisponde alla Ruota della Fortuna che rappresenta il successo e la riuscita per chi lo merita e la caduta per chi invece è in errore. Indica in sintesi l'alternanza di alti e bassi e l'acquisizione di un vantaggio destinato però a non durare. Il 35 invece, numero delle coltellate inflitte a Melania e numero della strada provinciale lungo la quale sorge Colle San Giacomo, è un numero "pentagonale" e al contempo rappresenta il Triangolo di Tartaglia o di Pascal: secondo la sua interpretazione neoplatonica indicherebbe il passaggio dall'Uno alla Diade, ovvero il distacco dall'Uno e la caduta nella molteplicità, la genesi del manifestato e dunque del disordine. La creazione, ovvero il passaggio alla Diade è elemento di Caos, così come il rischio di rivelare un segreto che deve rimanere taciuto. Il 35 è anche il numero che simboleggia la natura, i boschi, i luoghi selvatici: Melania è scomparsa in un parco ed è stata ritrovata esangue in un altro bosco. Il suo cadavere, dunque, ha trovato riposo per due giorni in un bosco, proprio come il simulacro silvestre di una Dea - in questo senso come già suggerito dall'avvocato Paolo Franceschetti nel suo blog potrebbe rientrare in una macabra ricostruzione della Primavera di Botticelli, a cui dovrebbero essere aggiunte anche Sara Scazzi e Yarah Gambirasio. La simbologia di BotticelliSparita da Colle San Marco Melania è stata rinvenuta a 18 km di distanza a Colle San Giacomo: Giacomo è patrono dei soldati (come Parolisi, e infatti in quel luogo avvenivano abitualmente esercitazioni militari) e dei cavalieri. Il suo simbolo è la conchiglia, organo di nascita come rappresentato da Botticelli nell'altro suo celebre dipinto, La Nascita di Venere. In questo caso la conchiglia - simbolo ricettivo come la Luna - da rappresentazione femminile di vita e acqua finisce per richiudersi su di sé divenendo la tomba della divinità femminile (Dea Madre-Venere-Cibele-sacerdotessa-Rea-Melania) che è stata sacrificata. La conchiglia da ricettacolo di vita diviene simbolo di morte, ovvero tomba della Dea che è stata uccisa. Evidente anche l'allusione a una simbologia primigenia dove la Dea Madre - fonte di vita - muore immersa nei boschi per poi rigenerarsi, proprio come nel ciclo naturale.Come anticipato, la morte di Melania risale al 18 aprile, data in cui si festeggia proprio la Beata Maria dell'Incoronazione Carmelitana e Barbara Avrillot, madre fondatrice dell'ordine del Carmelo in Francia. Il vero nome di Melania è proprio Carmela... Il suo nome recava in sé l'allusione duplice (diade) alla divinità femminile, Dea Madre e sacerdotessa, legata alla vita e alla natura. La Diade indica appunto la scissione o emanazione dall'Uno primordiale: il 2 è rappresentato nei Tarocchi dalla Papessa e indica una persona che è a conoscenza di un segreto e che per questo può costituire un "peso".Carmela Rea (anagramma di Era, moglie di Zeus, versione greca di Giunone compagna di Giove che abbiamo visto essere legato alla figura di Parolisi) muore lasciando in vita però la figlioletta di 18 mesi, Vittoria, forse testimone inconsapevole del delitto.Il "Vecchio Malefico"1+8=9, l'Eremita indica un segreto rivelato o un ostacolo difficile da superare: è l'assassino, il "Vecchio Malefico": un'incisione del pianeta Saturno risalente al 1521, Pratica Teüsch lo raffigura infatti come un vecchio "malefico" con la falce. In questo senso sembra alludere all'omicida, ma non è detto che l'eremita sia lo stesso Parolisi, anche perché l'Eremita dovrebbe indicare un uomo di mezz'età. Ora, da una testimonianza anonima fatta al Corriere Adriatico, emerge che un uomo di mezz'età avrebbe fatto salire Melania in macchina - insieme ad altre due donne - proprio a Colle San Marco. La donna avrebbe litigato con il marito e sarebbe andata via in macchina con i tre. Ma con chi? E perché costoro si trovavano nel luogo della sparizione? Erano stati chiamati da Melania o la stavano seguendo? Sarebbe dunque questo uomo di mezza età il Vecchio Maleficio a cui il simbolismo sembra alludere? E perché questa pista - sulla base della testimonianza - non è stata battuta? L'esistenza di quest'uomo potrebbe svelare forse un'altra realtà rispetto a quella della pista passionale su cui si sono concentrate le indagini, e forse scagionare Parolisi.Capro espiatorio o semplice bugiardo?Il caporalmaggiore è sicuramente da associare all'arcano del Papa, o a Giove (noto per i tradimenti nei confronti di Giunone, così come nella mitologia greca Zeus con Era), compagno infatti della Papessa-sacerdotessa, ovvero Melania. Emblematica la frase che Parolisi disse commentando il "Calvario" che stava subendo: «Mi sento come Cristo in Croce». Qui abbiamo un "Salvatore" che si associa deliberatamente all'Agnello, a Cristo, evocando forse la sua natura di capro espiatorio. Una frase a effetto che nasconde forse un richiamo di innocenza? O l'ennesimo bluff di un bugiardo incallito che non distingue più la realtà dalle prigione di menzogne che si è costruito per evitare la condanna?Nel Vangelo di Marco 18, 1-35 (ricordiamo che Melania secondo il marito era sparita proprio da Colle San Marco) troviamo proprio la profezia dell'imminente Passione di Cristo. Se la croce rappresenta il numero 4, Cristo come centro della croce è il numero 1: la somma dei fattori dà come risultato il numero 5 che corrisponde appunto all'Arcano del Papa. Il Papa va inteso come il Gran Sacerdote, come medium o intermediario (nei confronti delle alte sfere) e in senso negativo indica debolezza morale, infedeltà e settarismo, caratteristiche che ben si attagliano a Parolisi, ancor di più se avesse ragione Zagami nell'additare l'uomo come affiliato al Tempio di Set. Sicuramente bugiardo, infedele, immorale, ma non necessariamente assassino. Se così fosse, avremmo però un Salvatore - incarnazione della divinità solare - che uccide la Dea Madre - divinità lunare come suggerito anche dal numero 18 - per "punizione" o semplicemente per viltà, attuando un "sacrificio di riparazione" e al contempo un gesto di contro-iniziazione nei confronti di quello che dovrebbe essere il legame "ermetico" tra marito e moglie: il matrimonio mistico, le nozze alchemiche. In questo caso avremmo lo Zolfo o Sole alchemico che uccide il Mercurio (anche identificabile con l'Argento) o Luna. Da un punto di vista "religioso" un emissario della Chiesa (Chiesa di Satana o Tempio di Set che sia) rappresentata dal Salvatore Parolisi che uccide la sua compagna (come la Maria Maddalena "espulsa" e additata come prostituta dal credo cattolico). Si conferma così il carattere solare dell'omicidio rituale che attraverso l'utilizzo della volontà magica (lo Zolfo ermetico) dissangua e uccide il Femminino, in vista di una sua resurrezione tra i suoi elementi "naturali".I funerali di Melania sono stati infatti officiati presso la Chiesa di Santa Maria del Pozzo, che sorge sulle strutture della Chiesa inferiore fatta costruire dal re Roberto d'Angiò nel 1333 e dedicata alla Nostra Signora.Omicidio premeditatoInfine, è da notare che il corpo è stato ritrovato il 20 aprile, anniversario della nascita di Adolf Hitler. Sul cadavere della donna sono stati incisi post mortem vari simboli che ricordano croci uncinate e svastiche. Ricorrendo invece all'interpretazione di Enrico Cornelio Agrippa, contenuta nel suo Libro del Comando, i segni sul corpo della vittima sembrerebbero delle "intersecazioni" atte all'evocazione di "spiriti benigni" all'interno di una pratica di alta magia cerimoniale, che, stando all'ipotesi dell'omicidio rituale, non potrebbe essere stato compiuto in un parco, ma in un luogo asettico. Se abbracciamo questa teoria, torna l'ipotesi che a rapire Melania sia stato un uomo di mezz'età (che forse la vittima conosceva) insieme ad altre due donne. Costoro potrebbero aver condotto Melania in un luogo chiuso per officiare un rituale con il suo consenso o a sua insaputa, degenerato poi nella sua uccisione. Una volta "sacrificata", il suo corpo può essere stato spostato a Colle San Giacomo. In ogni caso il 18/04, 1+8+4=22, nei tarocchi il Matto, indica la rottura drammatica di una relazione sentimentale ma anche che il colpevole (ovvero il Matto) è depositario di segreti "spirituali" ma è assolutamente "lucido" nei suoi propositi. Solo in apparenza sembra folle, perché ha compiuto un cammino iniziatico (o meglio, contro-iniziatico) che lo rende incomprensibile ai profani. In questo senso il delitto acquisisce un'ulteriore conferma della sua premeditazione rituale, accantonando la pista passionale.Al di là della gelosia, della passione e dei tradimenti che caratterizzano questa storia, l'uccisione di Melania - sia essa avvenuta nel Parco oppure in un luogo chiuso - ha un'evidente matrice cerimoniale: la donna ha pagato letteralmente con il sangue un tentato tradimento, ovvero la volontà di rendere pubblico un segreto che forse non riguardava tanto il marito, quanto ciò che avveniva all'interno della caserma di Ascoli dove Parolisi, come un sommo sacerdote, addestrava secondo un rituale di contro iniziazione giovani reclute, pronte - chissà - un giorno a divenire sacerdotesse di un culto legato alla Massoneria deviata, al progetto Monarch, forse agli Illuminati o al Tempio di Set.Ma il segreto su ciò che avveniva veramente tra quelle mura è morto per sempre ( n.d.r. "provvisoriamente stato seppellito" ) con Melania.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:
Anton La Vey, La Bibbia Satanica, Edizioni Jarah
Michael Aquino, The Book of the Coming Forth by the Night
Enrico Cornelio Agrippa, Il Libro del Comando, Edizioni Mediterranee
Aleister Crowley, Magick, Astrolabio
Oswald Wirth, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee
Massimo Introvigne, Il Cappello del Mago, SugarCO
Cecilia Gatto Trocchi, Sette Sataniche e Occultismo, Newton & Compton
Vincenzo Mastronardi, Ruben De Luca, Moreno Fiori, Sette Sataniche, Newton & Compton

1 Visita Inferiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem
"Penetra nelle viscere della Terra e, percorrendo il retto sentiero, scoprirai la pietra che si cela ai tuoi occhi". L'acrostico Ermetico, raffigurato così abilmente da Basilio Valentino, si propone allo sguardo ansioso del Recipiendario nello stesso momento in cui, spogliato del denaro e dei metalli, prepara se stesso al distacco della vita profana. V.I.T.R.I.O.L. spicca a lettere d'oro sulla parete nera del Gabinetto di Meditazione sovrastando i Simboli di morte come un misterioso messaggio. Visita Inferiora Terrae: l'uomo, materia prima o pietra grezza, deve agire sulla parte più pesante che lo imprigiona. Instancabilmente, indagando senza pietà nelle pieghe più profonde del suo Sé, quasi alla soglia dell'Inferno dantesco, ove tutto è angoscia e paura, opererà, seguendo esattamente il procedimento dell'Alchimista, la separazione del puro dal misto.



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